“Siamo oltre l’indecenza. L’indecenza della città, ridotta ad una immensa discarica L’indecenza di un Assessore al bilancio che cerca di nascondere al Consiglio comunale le informazioni sulla realtà dei fatti e i documenti. L’indecenza di un’azienda che di fatto ricatta la città per ottenere l’aumento della TARI. Di fronte a questa indecenza e al caos causato dalla giunta Orlando, il Consiglio comunale non ha altra scelta che fermare tutto e chiedere che sia fatta chiarezza. Ormai siamo in piena emergenza ed è evidente che l’Amministrazione comunale, il Sindaco e i suoi assessori non sono in grado di affrontarla. Per questo chiedo al Prefetto di convocare con urgenza un tavolo tecnico e di prendere le redini della situazione, per impedire che si interrompa un servizio essenziale e per far fronte alla sempre più grave emergenza igienico-sanitaria che incombe su Palermo”.
Dal canto suo, l’assessore al Bilancio ed ai rapporti con Rap, Sergio Marino, ha affermato che “purtroppo si è deciso di non decidere. Nonostante un lungo ed acceso dibattito, a fronte delle ripetute considerazioni fornite dal Segretario Generale, dal ragioniere Generale e dal Collegio dei Revisori circa le refluenze di una mancata decisione sugli atti proposti alla fine ci si trova in una situazione paradossale che certamente non viene incontro alle, pur comprensibili, esigenze della Città.
Non so se quanto avvenuto sia recuperabile ma da parte nostra faremo quanto è nelle nostre possibilità per evitare un danno irrecuperabile al Comune e, quindi, ai cittadini. Mi auguro ci siano le condizioni perché si possa riprendere un dialogo che anche i Consiglieri Comunali che sostengono la Giunta avevano pure individuato per ridurre gli aumenti nel 2021.
Gravare gli extracosti sostenuti da RAP solo sul 2022 e 2023 certamente oggi aiuta i cittadini ma domani appesantirà il prelievo a carico degli stessi.
erariale per il Comune e in instabilità aziendale per la Rap. Non è bastata una lunga sessione dedicata per far comprendere a talune
forze politiche di opposizione (da qualche mese maggioranza numerica), l’importanza dell’approvazione dell’intera manovra: avevamo chiesto
loro di rimanere in aula per permetterci di votarla e approvarla, assumendoci noi stessi la responsabilità, considerato che la maggioranza politica del consiglio comunale non ha più i numeri che consentano di mantenere aperta la seduta. Speravamo, considerata l’importanza degli atti sottoposti alla votazione del Consiglio, ampiamente spiegata dal ragioniere generale e dagli uffici, che prevalesse il buon senso e l’amore per la nostra Città, invece, questa notte si è potuto registrare da parte di una buona componente dell’opposizione un elevato cinismo, irrisione e noncuranza rispetto alle sorti della partecipata Rap, dei suoi dipendenti e della Città tutta. A meno che, la posizione assunta dalle opposizioni, le stesse che si propongono di governare la Città, non sia stata una strategia deliberata affinché la Rap subisca lo stesso epilogo dell’Amia per poi affidare a mani libere i servizi ai privati”.