“Ragazzi di vita”: L’edizione integrale inedita a settant’anni dalla pubblicazione

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Rileggere oggi Ragazzi di vita in questa versione integrale significa confrontarsi con l’anima più autentica di Pasolini: quella di un autore capace di dare voce agli ultimi, di rompere con la lingua borghese e di fondare una nuova etica dello sguardo

pasolini

A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, la pubblicazione della versione inedita di Ragazzi di vita rappresenta non solo un evento letterario di rilievo, ma anche un atto di giustizia poetica. Grazie al meticoloso lavoro filologico di Maria Careri, possiamo finalmente leggere il romanzo nella forma che l’autore aveva realmente concepito nel 1955, prima che i timori moralistici dell’editore Livio Garzanti imponessero tagli e autocensure.

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Questa edizione restituisce al testo la sua potenza originaria: una lingua viva, aspra, intrisa di dialetto e umanità, che si fa strumento di verità e denuncia. Il mondo del sottoproletariato romano – «coi suoi stracci, le sue bestemmie, il suo cinismo» – non è più filtrato dal pudore editoriale, ma emerge nella sua nuda vitalità, nel suo tragico splendore.

Rileggere oggi Ragazzi di vita in questa versione integrale significa confrontarsi con l’anima più autentica di Pasolini: quella di un autore capace di dare voce agli ultimi, di rompere con la lingua borghese e di fondare una nuova etica dello sguardo. È come se, dopo settant’anni, il romanzo tornasse a respirare liberamente — e con esso, la parola pasoliniana, irriducibile e necessaria, torna a ferire e a illuminare il nostro presente.

Non è un caso che, durante la sua visita a Palermo nel 1962, Pasolini rimase profondamente colpito dai quartieri popolari della città, dai bambini scalzi e dagli sguardi pieni di un’innocenza dura e consapevole. In quelle strade riconobbe lo stesso mondo che aveva raccontato nei suoi romanzi: la marginalità come luogo di verità, la povertà come forma di resistenza alla corruzione del potere. Disse, allora, che Palermo gli sembrava “una Roma più antica, più ferita, ma forse più vera”. Oggi, con questa nuova edizione di Ragazzi di vita, quella verità torna a parlarci con la stessa urgenza, attraversando il tempo e le censure, viva come la voce dei suoi ragazzi.

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