“Malastrada” di Ugo Barbàra
New York, inizio Novecento. Il secondo capitolo della saga dei Malarazza tra guerre, amori, tradimenti e lotte di potere.
I Malarazza hanno conquistato l’America. Alla fine dell’Ottocento l’impero dei Montalto si estende dagli Stati Uniti all’Europa, i loro commerci fioriscono, le loro navi collegano le sponde dell’Atlantico e il loro vino è sulle tavole più prestigiose. Prima di lasciare New York, Rosaria Battaglia ha affidato ai figli Leonardo e Paolo la guida della banca di cui è stata la prima donna presidente, ed è tornata a Castellammare del Golfo con la figlia minore, Benedetta: è lei che un giorno dovrà prendere le redini del ramo siciliano della famiglia.
Giovane, bella ed emancipata, Benedetta si innamora di Ignazio Rizzo, che con il padre Vincenzo ha gestito la ricchezza dei Montalto. Ma Don Vincenzo sa che quell’amore, travolgente e viscerale, non deve andare oltre ed è disposto a tutto pur di separare i due giovani. E mentre Benedetta deve affrontare l’allontanamento di Ignazio e la nuova mole di responsabilità, in America la gestione attenta di Leonardo e il suo impegno nel tessere legami con l’alta società newyorkese non bastano a evitare le insidie che si affacciano all’orizzonte.
Il rapporto sempre più burrascoso con il fratello Paolo, al contrario sregolato e dissoluto, e l’incombere della Mano Nera minacciano di spezzare gli equilibri familiari. È solo l’inizio di una nuova, turbolenta, fase per gli eredi di Antonio Montalto: tra ambizioni personali e lotte fratricide, Leonardo, Paolo e Benedetta dovranno guardarsi le spalle non solo dai nemici esterni, ma ciascuno dal sangue del proprio sangue.
Ciò che rende “Malastrada” un libro straordinario è anche la sua capacità di far riflettere. Ogni personaggio, con le sue debolezze e le sue scelte, diventa il simbolo di una società che si sta sgretolando. La criminalità, la miseria, ma anche le piccole speranze e i tentativi di redenzione, sono trattati con un realismo che non cerca giustificazioni o soluzioni facili. La lettura è quindi impegnativa, ma al tempo stesso coinvolgente, capace di scuotere il lettore e di stimolare una riflessione sul senso di smarrimento e le difficoltà della vita.
“Malastrada” è un romanzo che non lascia indifferenti. La sua forza sta nell’affrontare tematiche dolorose con uno stile crudo e diretto, riuscendo a trasmettere un senso di verità che fa riflettere. Ugo Barbara si conferma come uno degli autori più originali e incisivi della narrativa contemporanea, capace di tratteggiare con lucidità i lati più oscuri dell’animo umano. Se cercate una lettura che vi sfidi e vi spinga a confrontarvi con la realtà senza filtri, “Malastrada” è sicuramente un libro da non perdere.