Quarto e penultimo fine settimana delle Vie dei Tesori a Palermo

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Stand dell’Aeronautica, visite e murale all’Aeroporto di Boccadifalco. Aprono le collezioni universitarie di Fisiologia e di Psicotecnica. I concerti nei luoghi dei Florio e le visite con gli scrittori. Caccia al tesoro, contest e un tableau vivant sulle tracce di Enzo Sellerio

Cappella della Soledad

Visitare uno stand dell’Aeronautica militare per capire quali sono gli equipaggiamenti in volo, rivedere il murale realizzato  anni fa (proprio durante Le Vie dei Tesori) e seguire i ricordi di Rosalba Cassarà, sorella del vicequestore ucciso dalla mafia a cui è intitolato – con il poliziotto della scorta Roberto Antiochia e il commissario Beppe Montana – il IV Reparto di Volo della Polizia di Stato: questo fine settimana raggiungere l’aeroporto di Boccadifalco sarà una vera esperienza e non soltanto per i due percorsi che conducono alla scoperta dei bunker e della torre di controllo, e i famosi (e amatissimi) voli in Piper, ma anche perché ci sarà una vera e propria immersione nel mondo dell’Aeronautica partendo dalle capacità operative di due reparti della base aerea di Trapani: il 37° Stormo che festeggia 40 anni e l’82° Centro SAR di soccorso aereo e del servizio antincendio. 

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Non sarà l’unica sorpresa di questo quarto e penultimo weekend delle Vie dei Tesori, anzi saranno tre giorni pienissimi – venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 ottobre – tra luoghi aperti, esperienze, degustazioni, visite, percorsi con gli scrittori e i delicati concerti nei siti della Belle Epoque. Senza dimenticare che venerdì sarà l’ultimo giorno utile per salire sulla Specola di Palazzo Reale, sabato e domenica apriranno le porte due inedite collezioni universitarie: quella di Fisiologia umana (la scienza che studia le funzione di tutti gli organismi viventi) con rari strumenti e tavole molto interessanti degli ultimi due secoli; e la collezione degli anni Trenta degli strumenti di Psicotecnica, usati per gli esperimenti psicodiagnostici nella Clinica di malattie nervose: un vero salto in ambienti noti soltanto agli studiosi e ai medici. 

Ultimo weekend per i concerti nei luoghi della Belle Epoque: stavolta bisognerà raggiungere MARTHA, la giovane accademia musicale nata in una villa di inizio Novecento, dove sabato il pianista Marco Giliberti condurrà alla scoperta della hausmusik; poi domenica mattina ecco la particolare Orchestra a plettro proprio al Conservatorio, dove è nata; e nel pomeriggio, il giovane Nicola Staffieri proporrà alla chitarra pagine di compositori tra ‘800 e ‘900 nel tempio inglese voluto dalle famiglie Ingham e Whitaker. E proprio qui, a Holy Cross, sabato mattina alle 11,  vi saranno svelati i retroscena del soggiorno palermitano di Richard Wagner, a partire dai racconti di Constanze Neumann, scrittrice ed editrice tedesca. Sarete in compagnia di Emilio Arcuri e di Rita Calabrese, è uno degli appuntamenti con gli scrittori che intrecciano la narrazione di luoghi unici con i racconti dei loro libri; sabato si raggiungerà l’Oratorio San Lorenzo, con Giuseppe Cipolla che indagherà il rapporto di Leonardo Sciascia con le arti figurative; e domenica, nella scenografica piazzetta Sett’Angeli, un occhio “da detective” con la sbirra del giornalista e scrittore Gian Mauro Costa.

Domenica scorsa gli attori del Teatro Lab Palermo hanno fatto rivivere l’iconico scatto di Enzo Sellerio, l’Ingrasciata– la storica trattoria popolare che lavorò al Piano di Sant’Erasmo fino ai primi anni ’80 – e tra gli spettatori c’era anche il figlio di Tateddu, il famoso cameriere che poteva trasportare e servire fino a 15 piatti insieme. Domenica prossima alle 11, sul piazzale dello Stadio Barbera, gli attori si dedicheranno invece a un’altra famosa fotografia di Sellerio, Uscita dallo stadio comunale; del 1961, e vestiranno i panni dei tifosi esultanti, ammassati su un sidecar d’epoca (della collezione di Sergio Scibetta) per la vittoria del Palermo nella gloriosa stagione della promozione in serie A. Parte del progetto Le Vie di Sellerio costruito dalle Vie dei Tesori con la famiglia del grande fotografo, sono anche una caccia al tesoro che sabato (partenza alle 11 dalla Cala, pontile 6, partecipazione libera) condurrà alla scoperta delle gigantografie disseminate nella città, negli stessi luoghi in cui vennero scattate; e un contest: la sfida è quella di “rifare” le foto di Sellerio in b/n, lo scatto più bello o che avrà rievocato l’originale più efficacemente sarà premiato. Le immagini vanno inviate agli indirizzi [email protected] e [email protected], la premiazione sarà il 3 novembre.

Eccoci ai luoghi: tracciate un filo invisibile tra la splendida Real cappella della Soledad, e la cappella restaurata della Madonna di Guadalupe nella Chiesa della Gancia, che ospita le tombe dei quattro Inquisitori del Sant’Uffizio: appartengono tutte e due al clero spagnolo. Non dimenticate i saloni e il giardino d’inverno disegnati da Ernesto Basile per i nobili Francavilla, con la guida dei padroni di casa; villa Resuttano Terrasi con un’inedita esperienza sonora, e Villa Boscogrande, unite dal comune amore di Luchino Visconti; Villa Pottino dove rivivono le battute al vetriolo di Zia Mimmi, interpretata da Stefania Blandeburgo che questo weekend si farà addirittura in tre, visto che domenica pomeriggio ritornerà nella cripta delle Repentite per raccontare la cortigiana protetta dal vicerè Colonna; e domenica mattina alla Città dei ragazzi sarà la Palermo un po’ svanita che racconta la storia della Santuzza, mentre Paride Benassai ogni sabato indossa il saio e conduce il suo racconto su San Benedetto il Moro, a pochi passi dall’eremo dove il patrono visse. Sono due progetti che fanno parte degli eventi collaterali al Festino promossi dal Comune, inseriti nel festival che ha Unicredit come main sponsor e collabora con l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) alla formazione  degli studenti.  Nel gazebo di piazza Massimo sarà sempre possibile ascoltare i consigli dei fisioterapisti dell’Ordine professionale di Palermo e Trapani.

Decidere cosa vedere è difficile, ma non impossibile: ma non si può perdere l’apertura (solo sabato) del cantiere di Palazzo Sammartino che sta rinascendo piano piano, la condurranno proprio gli architetti che curano il restauro della residenza settecentesca nel cuore della Kalsa. Apre le porte il Teatro Massimo e conduce alla scoperta del retropalco, dove entrano solo macchinisti e datori luci; si può andare dalle Stanze al Genio dove si scopre un bellissimo pavimento neoclassico napoletano di collezione privata, visibile solo per il festival; il prossimo weekend si potranno ascoltare i Dialoghi del vento di Benedetta Tomaselli. Senza dimenticare che fuori porta si visita Villa Filangeri a Santa Flavia e si segue il percorso tra le cappelle votive a Porticello.

Ecco altri suggerimenti: se avete bimbi, portateli al rifugio dei gatti EDIGA e fate conoscenza con i mici che chiedono aiuto; o al Museo delle Marionette dove domenica sarà presentato Olympus Kids di Agrupaciòn Senor Serrano, spettacolo che rielabora i miti greci secondo natura. Oppure ritornare alla Città dei ragazzi dove potranno seguire le avventure dei fratellini curiosi Paco e Mela (creati da Silvia Messina e Martina Brancato), e magari assaggiare le marmellate delle Cuoche combattenti; o al Bosco della Ficuzza per partecipare al racconto animato di Biancaneve secondo il Narrabosco.

A proposito di degustazioni, Sikulo si fa in tre: venerdì alle 18.30 da Sikulo Emporio una “diagonale” d’autore costruita su quattro vini (bollicine, bianco, rosso e dolce) con una cantina locale; sabato alle 17 da Sikulo al Volo si impasta la pizza con il mastro pizzaiolo Giuseppe Di Liberto e domenica alle 11 cooking class sulla pasta fresca da Sikulo bistrot con lo chef Danilo Lo Cicero. Poi chi vuole raccogliere con le sue mani una papaya, deve andare da Donna Alba; chi ama il caffè va al museo Morettino, chi vuole scoprire i segreti del vino, si dirige alle Cantine Duca di Salaparuta affacciate sul mare a Casteldaccia. Guardando Fontana Pretoria, si degusta un aperitivo, per la birra artigianale si va venerdì e sabato dai monaci di San Martino delle Scale (ma si fa una visita bellissima di oltre due ore a tutta l’abbazia). 

Senza contare le passeggiate con esperti, giornalisti e storici che affiancano le guide. Una da non perdere è di certo, domenica, il press/trek nella riserva di Monte Pellegrino, con gli escursionisti che alterneranno trekking e fatti del giorno, un modo inedito per coniugare benessere e informazione. Ma  si seguirà il cammino dei Mille verso San Martino delle Scale, si scoprirà la Favorita, i cinema e i teatri della Belle Epoque, le Cattive e lungo le balate della Vucciria, tra i murales dello Sperone e alla ricerca dell’antica Giudecca, si andrà dal Medioevo, al Rinascimento ai nobili signori settecenteschi. Fuori porta, in viaggio verso Casaboli, Grotta Conza e il bosco della Ficuzza.  Si prenotano sul sito www.leviedeitesori.com dove ci sono anche le schede, le informazioni, il racconto e i coupon del festival.

COME PARTECIPARE

Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate, coupon da 8 euro. Per le esperienze, coupon di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail un codice QR con giorno/orario da mostrare all’ingresso dei luoghi. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a [email protected]

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