Palermo, via libera al bilancio comunale ma per Orlando svanisce il “miraggio” del tram
A Sala delle Lapidi, sede del consiglio comunale di Palermo, viene sancita la grande sconfitta politica del Sindaco Leoluca Orlando che non ottiene neanche un centesimo nel bilancio per il “suo” tanto agognato tram. Infatti all’alba il Consiglio comunale ha votato il bilancio 2020 decretando la spaccatura definitiva della maggioranza: 16 sì, 9 astenuti e 1 contrario.
“Il tentativo dell’amministrazione Orlando di mettere sul tram le poche somme disponibili libere nel bilancio è naufragato” – tuona il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Igor Gelarda.
“Orlando avrebbe voluto accendere un mutuo di 20 milioni di euro per il tram – aggiunge Gelarda – ed utilizzarne altri 16, provenienti da avanzo vincolato, per opere accessorie sempre del tram. Con un atto politicamente importante il consiglio comunale ha modificato fortemente il bilancio, bloccando l’accensione del mutuo per il tram e stornando quasi 21 milioni di euro su alcuni investimenti di prioritaria importanza per la Città, per i quali non era incredibilmente previsto nulla in bilancio. Tre milioni e mezzo di euro per l’emergenza cimiteriale dei Rotoli, la cui situazione è assolutamente vergognosa; oltre 10 milioni di euro per manutenzione di strade e marciapiedi. Cinque milioni e mezzo per interventi straordinari per la manutenzione dell’edilizia scolastica e del patrimonio. Un milione di euro per la progettazione esterna di opere ed interventi straordinari di competenza comunale. Inoltre 3 milioni di euro per il 2021 e 3,9 per il 2022, oltre all’impegno di utilizzare le economie provenienti dal turn over del personale, verranno utilizzati per le risorse umane in servizio presso il comune di Palermo. Nello specifico somme che il consiglio chiede all’amministrazione comunale di impegnare per l’aumento delle ore di tutte le categorie dei lavoratori Part-time fino alle 34 ore settimanali e all’assunzione di nuovo personale; oltre alle progressioni di carriera”.
“Si tratta di una dura sconfitta politica per il sindaco Orlando, frutto in realtà di una profonda presa di coscienza di quasi tutto il consiglio comunale. La riprova è stata l’uscita dall’aula, durante il voto, di Sinistra Comune. Una sconfitta che corrisponde ad una sfiducia da parte dell’aula e la dimostrazione che questo progetto di tram non è una priorità per la città di Palermo. E’ chiaro che da questo momento – conclude Gelarda – il sindaco Orlando non ha più una sua maggioranza e che si navigherà a vista, e male, fino a fine consiliatura”.
“La frattura della maggioranza consumata nottetempo in Consiglio comunale durante l’approvazione del bilancio 2020, con l’abbandono dell’Aula del gruppo di Sinistra Comune con in testa l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, – aggiunge Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della VI commissione Attività produttive – è la pietra tombale sull’Amministrazione guidata dal sindaco, Leoluca Orlando, come d’altronde aveva annunciato proprio il primo cittadino di Palermo in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia, riferendo che avrebbe considerato conclusa la sua esperienza di governo in caso di spaccatura della maggioranza. Si è purtroppo verificato quanto avevo detto a Sala delle Lapidi lo scorso settembre quando, nonostante il voto della Lega e di tutte le altre forze di minoranza, i consiglieri irresponsabili di maggioranza non votarono la sfiducia ad Orlando, condannando di fatto i cittadini palermitani ad altri 18 mesi di stillicidio nelle mani di un sindaco senza più il polso della città. Un suicidio. Una maggioranza tanto compatta tre mesi fa, salvo poi all’alba dell’ultimo dell’anno lacerarsi miseramente sul bilancio, il documento più importante che il Consiglio comunale sia chiamato a votare. È rilevante sottolineare il lavoro trasversale dei gruppi di minoranza e maggioranza che hanno smontato un atto del sindaco e della Giunta che prevedeva l’impiego di tutte le risorse possibili sul tram, oltre 20 milioni di euro dell’avanzo vincolato del 2021, distribuendo invece le risorse sulle reali e urgenti necessità di cui la città ha bisogno: dalla manutenzione delle scuole alle strade e ai marciapiedi, fino agli interventi sui cimiteri e in particolare ai Rotoli. Una sconfitta pesante soprattutto per l’assessore Catania, capace di abbandonare il sindaco in Aula fino alle sei del mattino. Vergognoso. A questo punto – conclude Anello – dovrebbe essere consequenziale che il primo cittadino metta Catania alla porta, altrimenti stacchi definitivamente la spina e vadano tutti a casa per evitare che Palermo vada completamente allo sfascio”.
“Stamane all’alba, il tenace lavoro di proposta delle opposizioni, su cui si è registrata la convergenza di parte del consiglio, ha donato a Palermo un nuovo argine allo scatafascio dell’ultima amministrazione Orlando – dichiara il capo dell’opposizione e componente della segreteria nazionale di +Europa Fabrizio Ferrandelli.
“Il bilancio votato poche ore fa, sebbene compromesso da anni di gestione lenta, priva di prospettiva e volta al galleggiamento, contiene al suo interno nuove potenzialità su cui lavorare inserite con successo dalle nostre proposte di modifica:
stop all’accensione del mutuo milionario da fare pagare alle future generazioni per la realizzazione di altre inutili, quanto dispendiose, linee del tram; destinazione di circa 20 mln di euro alla manutenzione di strade, sottopassi, marciapiedi, edifici scolastici; 3,5 milioni destinati all’emergenza cimiteriale, con particolare attenzione a quella dei Rotoli su cui l’amministrazione è bloccata; destinazione di tutte le somme liberate sul capitolo personale (economie, pensionamenti, turn over) all’aumento delle ore del personale part-time, alle progressioni di carriera e immissione in servizio di nuove professionalità per sbloccare le carenze di organico e le disfunzioni organizzative all’origine di molti disservizi ai cittadini. C’è ancora molto da fare, tra cui bloccare l’aumento del 30% della tassa sui rifiuti con cui Orlando intende coprire i guasti gestionali di Rap, ma ieri in aula abbiamo lanciato una traiettoria diversa. Per la prima volta, durante la votazione dello strumento economico-finanziario, Sinistra Comune, forza politica che esprime la guida della commissione bilancio, è stata costretta ad uscire abbandonando l’aula. Segno di una stagione ormai al tramonto – conclude duramente Ferrandelli – e dell’inizio di un nuovo percorso per cambiare ricetta ed anche chef”.
“Il Consiglio comunale, con un lavoro trasversale fra gruppi di minoranza e maggioranza ha riportato sulla Terra il Sindaco di Palermo e la sua giunta destinando le somme dell’avanzo vincolato del 2021 alle vere emergenze della città e delle sue periferie: Strade, scuole, cimitero, progettazione” – dichiarano i Consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella –.
“L’emendamento approvato – continuano – prevede infatti che il tesoretto di 20.136.126,14 euro dovrà essere ripartito nel 2021 sui seguenti investimenti ritenuti di prioritaria importanza per la Città: 3.500.126,14 euro per interventi urgenti per l’emergenza cimiteriale (con particolare riferimento alle opere e/o interventi di manutenzione straordinaria nel cimitero dei Rotoli e per l’acquisto e l’istallazione di loculi prefabbricati); 10.136.000,00 euro per manutenzione di strade e marciapiedi, così come previsto dall’accordo quadro di cui all’art. 34 codice dell’affidamento dei lavori su strade marciapiedi ed aree pubbliche della città di Palermo; 5.500.000,00 per interventi straordinari di edilizia scolastica e manutenzione del patrimonio comunale, anche secondo le previsioni di cui agli accordi quadro stipulati dall’Amministrazione comunale; 1.000.000 euro per progettazione esterna di opere ed interventi straordinari e/o di straordinaria manutenzione di competenza comunale”.
“Con l’approvazione del Bilancio 2020 viene sancita la fine della maggioranza – sottolinea il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Giulio Tantillo – . Sinistra comune ha abbandonato i lavori dichiarando di non votare il bilancio e di votare contro gli emendamenti presentati e firmati da quasi tutto il consiglio. Emendamenti che tolgono 21 milioni di mutuo per il tram e destinano 20 milioni di avanzo per le manutenzioni dei marciapiedi, delle scuole, dei cimiteri e di altri interventi. Si è poi proposto di destinare le economie dei pensionamenti all’aumento delle ore per i dipendenti comunali. Abbiamo chiesto all’amministrazione di portare il bilancio 2021 a gennaio.
Non ci sarà l’aumento della tassa sui rifiuti ma rimane la grande crisi di liquidità finanziaria del comune che ormai ricorre periodicamente all’anticipo di tesoreria. Le aziende partecipate saranno costrette a diminuire alcuni servizi per i tagli che hanno subito. Il documento finanziario mette a nudo l’incapacità dell’amministrazione a rilanciare i servizi e il decoro della città, basti pensare all’emergenza cimiteriale con centinaia di bare che aspettano da tempo una dignitosa sepoltura. Solo il ritorno alle urne – conclude Tantillo – porrà fine al lento e costante declino della nostra Palermo”.
“Grazie a Forza Italia nessun nuovo pesante prestito graverà sulle spalle dei palermitani. Il Consiglio comunale ha detto infatti no a un ulteriore mutuo per le linee del tram e ha riprogrammato oltre venti milioni di euro da destinare alle priorità reali: cimiteri, manutenzione strade e scuole, con uno sguardo rivolto ai giovani”. Così Andrea Mineo (FI), vice presidente della commissione Bilancio di Sala delle Lapidi.
“Inoltre, in una città dalla quale sempre più giovani sono costretti a fuggire – sottolinea Mineo – siamo riusciti a portare all’approvazione, registrando grande condivisione, un importante provvedimento finalizzato a prevedere forme di aiuto per i giovani che svolgono attività di impresa. Si prevedono finanziamenti per le piccole e micro imprese per l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e digitale e a sostegno delle start up giovanili”. “Si tratta di un segnale a nostro avviso molto importante e di un auspicio per la ripartenza, in un anno molto difficile per le categorie produttive e per i giovani. Saremo al lavoro sin dai primi giorni dell’anno venturo – conclude – per dare concretezza a questa misura”.
“Avevamo chiesto di trovare soluzioni che garantissero tutti i servizi essenziali e strategici, anche per interrompere il vergognoso trend dei debiti fuori bilancio dovuti in gran parte all’inefficienza della macchina amministrativa – dichiarano il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Rosario Arcoleo e la Consigliera PD, Milena Gentile. – .
Abbiamo solo ottenuto la promessa di una direttiva da emanare nei prossimi giorni che consentirà forse dal 2022 un adeguamento congruo per tutto il personale part time e la prospettiva di concorsi per l’assunzione di professionalità specializzate, estremamente necessarie per affrontare le tante progettazioni urgenti”. Nel corpo della delibera ci si scontra con il macigno degli extra costi per circa 21 milioni dovuto al trasferimento dei rifiuti fuori sede. Costi di cui il governo Musumeci dovrebbe assumersi la responsabilità. È troppo poco credere che la tariffa TARI non crescerà per i prossimi anni basandosi solo su presunte economie o su attività virtuose non ben definite. Abbiamo presentato come PD un odg che impegna il Sindaco a non aumentare la TARI e da tempo chiediamo l’applicazione del regolamento che prevede uno sconto in tariffa per quei cittadini che effettuano correttamente la raccolta differenziata. Purtroppo – concludono – dobbiamo prendere atto che le nostre istanze sono state accolte solo in parte. Abbiamo garantito, però, attraverso emendamenti, che l’avanzo vincolato venga destinato a investimenti prioritari per la città: dall’emergenza cimiteri alla manutenzione strade, dall’edilizia scolastica alla progettazione e alla cura del patrimonio comunale”.
In una nota, il sindaco Leoluca Orlando definisce il documento approvato “un bilancio preventivo che in realtà è un bilancio consuntivo, attesa la crisi complessiva del sistema delle autonomie, costrette ad approvare – tutte le realtà comunali d’Italia – agli ultimi giorni dell’anno. Un bilancio che mette in sicurezza i servizi essenziali dell’amministrazione comunale e gli interventi a sostegno degli ultimi, di coloro che sono i più fragili; che pone le condizioni per non aumentare la Tari il prossimo anno, così come ho formalmente detto nel corso del dibattito in Consiglio comunale; che consente di mettere in sicurezza il Teatro Biondo ed il Teatro Massimo ma, al tempo stesso, consente anche di realizzare tutte quelle opere pubbliche che sono possibili e che si possono realizzare”.
Sulla spaccatura nella maggioranza commenta: “C’è sicuramente un problema politico del quale tutti dobbiamo farci carico, perché la politica non è soltanto merito ma è anche metodo nell’azione di tutti e di ciascuno. Questo richiama alle responsabilità non del singolo consigliere ma di tutti i consiglieri di tutte le forze politiche che hanno fino ad adesso concorso a questa esperienza”.