Coronavirus: dalla Regione sostegno alle rivendite di giornali. Assostampa Sicilia: “Bene assegnazione fondo perduto ad editori che non licenziano. Ora calendarizzare ddl editoria Ars”
Ancora un provvedimento del governo Musumeci a sostegno delle imprese in difficoltà a causa del Coronavirus. Cinque milioni di euro andranno alle Agenzie di distribuzione, ai servizi di stampa e alle rivendite di giornali. Il presidente della Regione ha firmato il decreto che attua le disposizioni previste dalla legge di stabilità nell’ambito degli interventi economici, per il settore dell’editoria, a seguito dell’emergenza pandemia. Il documento, adottato su proposta dell’assessore all’Economia Gaetano Armao, destina il sessanta per cento alle edicole e la parte restante alle Agenzie di distribuzione. L’istruttoria delle domande verrà gestita dall’Irfis, la banca della Regione, che cura la gestione del “Fondo Sicilia”.
Potranno ottenere le agevolazioni, sotto forma di finanziamenti a fondo perduto, le imprese che attualmente operano nell’Isola e che esercitavano già l’attività nello scorso maggio, quando è entrata in vigore la Finanziaria regionale. Il decreto individua anche i codici di classificazione “Ateco” relativi alle attività primarie o secondarie consentite per la partecipazione ai bandi e i limiti massimi di aiuto concedibili.
«Il mondo dell’editoria nel suo complesso – evidenzia il presidente Musumeci – sta attraversando da diverso tempo una crisi galoppante, aggravata dalla epidemia in corso. Ecco perché, oltre ai dieci milioni di euro già stanziati per le imprese editoriali di tutti i settori (quotidiani e periodici cartacei, siti web, tv e agenzie di stampa) era doveroso prevedere un ristoro anche per chi consente che quei prodotti possano arrivare nelle case dei siciliani».
La segreteria regionale di Assostampa Sicilia esprime soddisfazione per l’attenzione che il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao hanno dimostrato verso il mantenimento dei livelli occupazionali per almeno 12 mesi nelle modalità di erogazione di fondi regionali agli editori siciliani.
“È un passaggio fondamentale del decreto – spiega la nota della segreteria regionale – mentre sentiamo parlare di licenziamenti non è possibile immaginare che editori possano attingere a fondi pubblici lasciando per strada i giornalisti. Riteniamo inoltre che sia fondamentale un ulteriore passaggio, cioè che le somme debbano essere rivolte a coloro che vogliono riconvertire la forza lavoro in essere nei processi di digitalizzazione dell’informazione, coloro che vogliono incentivare gli esodi e coloro che avendo debiti per il mancato versamento di contributi previdenziali e assistenziali di categoria desiderano saldarli”, si sottolinea nella nota dell’Associazione Siciliana della Stampa.
“Auspichiamo, in coerenza con l’attenzione dimostrata dal Governo regionale per il settore dell’informazione, che il Fondo che ha permesso l’erogazione delle somme in favore dell’editoria siciliana con la legge 9/2020 venga rifinanziato con nuove adeguate risorse nella finanziaria regionale in preparazione. Inoltre, chiediamo al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e alle forze politiche presenti in Assemblea regionale di calendarizzare al più presto la discussione in Sala d’Ercole del disegno di legge sull’editoria. Infine, va data doverosa applicazione alle disposizioni contenute nella stessa legge di stabilità regionale che prevede all’art. 10 aiuti economici anche ai giornalisti non dipendenti, anch’essi direttamente colpiti dalla profonda crisi del settore, aggravata dalla pandemia Covid-19”.
“È un passaggio fondamentale del decreto – spiega la nota della segreteria regionale – mentre sentiamo parlare di licenziamenti non è possibile immaginare che editori possano attingere a fondi pubblici lasciando per strada i giornalisti. Riteniamo inoltre che sia fondamentale un ulteriore passaggio, cioè che le somme debbano essere rivolte a coloro che vogliono riconvertire la forza lavoro in essere nei processi di digitalizzazione dell’informazione, coloro che vogliono incentivare gli esodi e coloro che avendo debiti per il mancato versamento di contributi previdenziali e assistenziali di categoria desiderano saldarli”, si sottolinea nella nota dell’Associazione Siciliana della Stampa.
“Auspichiamo, in coerenza con l’attenzione dimostrata dal Governo regionale per il settore dell’informazione, che il Fondo che ha permesso l’erogazione delle somme in favore dell’editoria siciliana con la legge 9/2020 venga rifinanziato con nuove adeguate risorse nella finanziaria regionale in preparazione. Inoltre, chiediamo al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e alle forze politiche presenti in Assemblea regionale di calendarizzare al più presto la discussione in Sala d’Ercole del disegno di legge sull’editoria. Infine, va data doverosa applicazione alle disposizioni contenute nella stessa legge di stabilità regionale che prevede all’art. 10 aiuti economici anche ai giornalisti non dipendenti, anch’essi direttamente colpiti dalla profonda crisi del settore, aggravata dalla pandemia Covid-19”.