Comune di Palermo. Approvata “Antenna Arcobaleno” per tutela e assistenza a cittadini LGBTQI

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Leoluca Orlando

Trecentomila euro in un triennio per l’avvio di una “Antenna Arcobaleno”, un servizio innovativo finalizzato a prevenire, contrastare e rimuovere ogni forma di discriminazione e violenza legate all’orientamento sessuale delle vittime. E’ questo che prevede un progetto che il Comune ha presentato nell’ambito del PON Metro per l’utilizzo dei fondi integrativi assegnati all’Amministrazione comunale come “premialità” per i risultati raggiunti nei primi due anni del Piano comunitario.
“Si tratta – spiega il Sindaco Leoluca Orlando – di un passo avanti per dare corpo e concretezza alla necessità di fornire supporto ed assistenza a tutti quei cittadini della nostra comunità che subiscono, per stereotipi o pregiudizi legati al loro orientamento sessuale e alla loro identità LGBTQI, forme di violenza fisica e/o psicologica intrafamiliare, atti di bullismo, di isolamento, di violenza e di fobia sociale, esclusione lavorativa e abitativa. Una conferma del fatto che Palermo è nei fatti e sempre più vuole essere città dei diritti affermati e messi in pratica per tutti e tutte”.
Nello specifico, il progetto mira a rispondere al bisogno di integrazione sociale, sostegno psicologico ed accompagnamento ad un progetto di vita autonomo, per quei cittadini della comunità LGBTQI che subiscono discriminazioni o violenze.
In concreto, nelle prossime settimane sarà pubblicato un bando per l’affidamento del servizio per un triennio, con l’obiettivo di realizzare uno sportello di prima accoglienza dove si offrirà l’ascolto alle specifiche problematiche soggettive e, anche attraverso un lavoro di rete con altri servizi, istituzioni ed enti del privato sociale, favorire processi di inclusione attiva, autonomia abitativa ed economica.
Attraverso personale qualificato, come psicologi e assistenti sociali, l’Antenna Arcobaleno offrirà una prima consulenza e informazioni inerenti tutti i servizi disponibili e fornirà la necessaria assistenza per l’accesso, anche interagendo con altre istituzioni o enti privati. Il personale dovrà essere costantemente formato ed aggiornato in tema di diritti per le persone LGBTQI. Lo sportello dovrà inoltre raccogliere, in modo anonimo, i dati relativi alla tipologia e quantità dei servizi richiesti ed offerti, in modo da fornire all’Amministrazione comunale una base informativa sulle necessità specifiche della comunità LGBTQI, nonché sulle eventuali correzioni, integrazioni e modifiche necessarie ai protocolli operativi adottati.
Parte integrante delle attività dovrà essere anche la sensibilizzazione ed informazione rivolta a tutta la comunità per incidere sui fattori culturali che determinano i pregiudizi.
“Questo progetto che oggi compie un passo importante verso la sua attuazione – afferma l’Assessore Giuseppe Mattina – è il frutto di un lavoro partecipato, che ha coinvolto le associazioni che da anni si occupano di questi temi ma anche una struttura comunale pronta ad ascoltare e dialogare, mettere su carta le idee e trasformarle in progettazione concreta. Un esempio molto bello di come il lavoro di squadra fra pubblico e privato possa portare risultati importanti.”

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