Al via il restauro di Palazzo ex Ministeri, il presidente Miccichè: “Ospiterà la biblioteca e l’emeroteca dell’Assemblea regionale siciliana”

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Al via la messa in sicurezza e la prima fase del progetto di restauro di Palazzo ex Ministeri. Un gioiellino risalente al XVII secolo acquistato dall’Assemblea nel 1987. Per la prima volta dopo trent’anni, il Palazzo – in corso Vittorio Emanuele, tra l’ex ospedale San Giacomo e la Facoltà Teologica – sarà reso fruibile a turisti e visitatori. Si tratta del primo importante intervento di consolidamento dell’edificio costruito come sede nobiliare nel 1600, in corso Vittorio Emanuele, a due passi dal Palazzo Reale.

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Stamattina il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha tagliato il nastro del cantiere, con l’obiettivo di trasferirvi il vastissimo patrimonio bibliografico e documentale dell’Ars. “Finalmente inizieranno i lavori di un Palazzo importante finora chiuso alla città. La mia idea è di trasferirvi la biblioteca – ha detto il presidente, illustrando alla stampa i dettagli del progetto -. Abbiamo una quantità incredibile di libri e un’emeroteca unica con tutti i giornali italiani, che al momento non vede nessuno”.

Un edificio che presenta notevole interesse storico-artistico, per la varietà degli elementi architettonici e decorativi che documentano le trasformazioni avvenute fin dall’Ottocento. Il Palazzo, dal 1987 a oggi, pur essendo stato oggetto di diversi studi, ha subìto un solo intervento di restauro, nel ’93, per il consolidamento delle fondazioni.

L’architetto Pasquale Riggio è il responsabile unico del procedimento. L’appalto della progettazione è stato affidato alla società d’ingegneria “R. Costanza”, mentre la direzione dei lavori a Stefano Biondo, direttore del Centro restauro della Regione siciliana. L’impresa aggiudicataria è un’Ati, costituita dalle società “Cinquemani Gianpeppino” e “Aleonero impianti srl” di Favara (Ag) che si sono aggiudicate il bando pubblico.

“Restituiremo alla città un edificio importante sul Cassaro abbandonato all’incuria del tempo che presto tornerà a risplendere. Tutto ciò è stato possibile grazie alla volontà del presidente Gianfranco Miccichè, del segretario generale dell’Ars, Fabrizio Scimè e del collegio dei Deputati questori”, ha detto Riggio.

“Il processo di recupero e valorizzazione del Palazzo, iniziato pochi anni fa con il restauro dei giardini e con la riapertura del portone monumentale e che a breve porterà alla riapertura delle Mura puniche, si arricchisce oggi di un altro importante obiettivo: un primo intervento di recupero del Palazzo ex Ministeri che, a seguito di un più complessivo restauro, ospiterà la biblioteca dell’Ars, con un importante contributo alla valorizzazione culturale di questa zona della città”, ha concluso il segretario dell’Ars, Fabrizio Scimé.    

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