Musumeci: “Siciliani sappiano che abbiamo lavorato per rimuovere macerie lasciate dai vecchi governi”

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“Oggi parleremo di tutto tranne che di campagna elettorale, di tutto parleremo tranne che di prossime elezioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, aprendo, nell’ex chiesa Santa Maria dello Spasimo a Palermo, la prima delle tappe organizzate dal governo Musumeci per presentare ai siciliani e alle Istituzioni del territorio il lavoro svolto dalla giunta regionale nei primi tre anni di mandato e gli obiettivi di fine legislatura.

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“I siciliani devono sapere che, nonostante quanto dicano certi giornali – ha sottolineato Musumeci – c’è un governo attivo giorno e notte per riscattare questa terra. Abbiamo lavorato contro tutto e tutti per rimuovere le macerie lasciate da chi ci ha preceduto e costruire quel modello Sicilia in cui crediamo. Abbiamo deciso di andare in giro per la Sicilia e incontrare la gente, proprio per raccontare quello che abbiamo fatto in questi tre anni”.

“In questi anni abbiamo ottenuto un risparmio di circa un miliardo di euro – ha detto l’assessore Armao – passando da quasi 8 a 6,9 miliardi di debiti. Un miliardo in meno che grava sul futuro dei nostri figli. Ma il vero problema è che con le risorse che lo Stato oggi riconosce alla Sicilia non si riesce a coprire le prestazioni rese ai cittadini. Occorrono nuove norme di attuazione in materia finanziaria e il riconoscimento dello stato di insularità. Altrimenti i bilanci saranno sempre in sofferenza”.

“Nell’ultima finanziaria – ha evidenziato l’assessore alla Funzione pubblica Marco Zambuto – abbiamo stanziato 52 milioni per il rinnovo dei contratti. Noi ce la stiamo mettendo, tutta nonostante il periodo di ristrettezza economica che stiamo vivendo a causa della pandemia. Il nostro obiettivo è quello di modernizzare la Sicilia e avere una Regione con le carte in regola”.

“Per la prima volta nella storia della Sicilia – ha detto l’assessore Toto Cordaro – il governo Musumeci ha puntato alla pianificazione ambientale, è stata istituita l’Autorità di bacino e grazie al Piano delle ispezioni per il triennio 2019-2021 abbiamo eliminato le infrazioni europee. Il demanio marittimo è una priorità del nostro governo, abbiamo attualizzato le concessioni e dalla regolarizzazione dei canoni pregressi sono entrati 13 milioni nelle casse regionali. Inoltre, abbiamo istituito il portale del demanio marittimo, primi in Italia”. Cordaro ha anche insistito sulla nuova riforma urbanistica, “fondata sui principi del riuso e della rigenerazione. Abbiamo introdotto il Piano territoriale regionale e il sistema informativo territoriale regionale”. Sul fronte dell’ambiente, l’assessore ha ribadito “l’istituzione di 217 zone speciali di conservazione e 131 interventi, per un totale di 151 milioni di euro, sulle aree naturali protette. Infine, la consegna del primo padiglione restaurato all’Istituto Roosevelt di Palermo, dove sorgerà il Centro di eccellenza per la sostenibilità Ambientale e la salute dell’uomo». Sul Corpo forestale e la lotta agli incendi Cordaro ha ricordato l’avvio «delle procedure per i concorsi, la mobilità interna con 100 nuove unità e 30 del parco dei Nebrodi, la prevenzione attraverso l’attivazione del numero 1515, la sperimentazione di mezzi come i droni e la rete di accordi con Protezione civile, Anci, dipartimento Sviluppo rurale e dipartimento Agricoltura. la grande mano che ci danno i vigili del fuoco per fare una capillare azione di prevenzione”.

“L’energia è un settore che offre grandi opportunità alla Sicilia – ha detto l’assessore Daniela Baglieri – abbiamo già creato una rete di energy manager a supporto dei Comuni, puntiamo sul Pears il nuovo piano energetico regionale, per sfruttare appieno i 15 miliardi previsti dal Pnrr. Sul fronte dei rifiuti, abbiamo fatto grandi passi avanti negli ultimi tre anni sulla raccolta differenziata, passando dal 20 al 42 per cento. Abbiamo premiato i Comuni virtuosi e saremo al fianco delle Città metropolitane che hanno più difficoltà. Lavoriamo in accordo agli obiettivi europei, abbiamo già realizzato sei impianti pubblici, avviato il censimento delle discariche e presto procederemo a chiuderne molte fuori norma. I termovalorizzatori non sono la soluzione, come detto all’Assemblea regionale, ma un tassello del ciclo dei rifiuti e abbiamo avviato una procedura d’interesse in assoluta trasparenza. Infine – ha detto Baglieri – si è cercato di stimolare i piani d’ambito e il mio impegno è quello di cercare di fare ancora di più e ottimizzare tutti i processi per evitare che si verifichino emergenze e carenze idriche”.

L’assessore Alberto Samonà ha invece ribadito come il governo Musumeci abbia puntato sulla “programmazione e sul coordinamento, uscendo da una logica dell’emergenza, in assoluta discontinuità con il passato. Abbiamo un indirizzo politico chiaro. Abbiamo avviato operazioni di rigenerazione in diverse città – ha detto l’assessore – puntiamo sull’autonomia dei Parchi archeologici e abbiamo messo al centro la cultura e i beni culturali anche come elemento di attrazione turistica e di sviluppo economico. L’autonomia dei Parchi archeologici – ha aggiunto Samonà – è fondamentale, stiamo vivendo e sostenendo una nuova “primavera” dell’archeologia, sono ripartiti moltissimi scavi, abbiamo appostato 20 milioni di euro sui Parchi archeologici e 22 sui musei. Questo vuol dire investire in politiche serie per valorizzare il brand Sicilia”.

“Vedere insieme medici in pensione che hanno deciso di essere in prima linea e giovani specializzandi, ha restituito il senso di un’unione tra generazioni nella lotta la Covid” ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Sull’impegno nei confronti delle nuove generazioni da parte del governo Musumeci, l’assessore ha sottolineato: “Una delle direttrici dell’azione di governo è stata anche quella di ridurre il precariato nel campo della sanità, riuscendo a risolvere situazioni esistenti ormai da trent’anni». Nella lotta al coronavirus, Razza ha poi sottolineato:

«Grazie anche alla collaborazione tra generazioni, la Sicilia è riuscita a raggiungere un primato positivo: la Regione non è mai stata sottoposta a enorme stress nelle strutture ospedaliere. Non è mai accaduto che un paziente siciliano non abbia ricevuto le cure adeguate”. L’assessore ha anche ricordato, nel ricostruire la lotta alla pandemia, come la Regione abbia anticipato alcune decisioni a livello nazionale, come gli hub per le vaccinazioni, le campagne nelle isole minori e poi quelle rivolte alle comunità montane: “Quando abbiamo lanciato queste iniziative, sono state accolte con diffidenza poi anche le altre Regioni le hanno abbracciate”. Razza ha poi ricordato l’impegno nel campo dell’edilizia sanitaria e nel settore della tecnologia e della ricerca universitaria per far diventare la Sicilia un hub delle biotecnologie nel Mediterraneo.

La sfida della pandemia e il modo in cui la Sicilia ha reagito sono stati lo spunto di partenza dell’intervento dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla: “Abbiamo introdotto all’interno del sistema risorse aggiuntive per sostenere la Dad, tenendo conto del forte digital divide. Alla fine il dato ministeriale ha premiato la Sicilia con la Regione che si è

trovata nella media italiana in quanto a copertura della didattica a distanza”. Un altro dato è quello che riguarda il numero dei giorni di scuola durante la pandemia, con la Sicilia che ne ha realizzati tra i più alti di tutta Italia. Nel corso dell’intervento, Lagalla ha anche fatto il punto sulla spesa nel settore: “Investimenti importanti sia per il mondo della scuola che per la formazione professionale e per l’università con uno sguardo all’internazionalizzazione. La lotta alla povertà educativa resta una strategia vincente. Nella formazione professionale, la tendenza è quella di incrementare il modello dell’Avviso 33 che ha pienamente coinvolto le aziende nei progetti formativi”.

Ai giovani sono rivolti anche alcuni dei progetti dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali come ha ricordato l’assessore Antonio Scavone: “Le risorse che abbiamo messo in campo le abbiamo spese tutte – ha dichiarato – Gli interventi per il welfare sono stati di oltre un miliardo e mezzo di euro soprattutto per le persone con disabilità». Nel campo del lavoro, Scavone ha ricordato anche alcune delle misure più recenti nel settore: «Garanzia Giovani 2 è motivo di orgoglio. Il più grande progetto che investirà oltre 100 mila giovani, 206 milioni di euro in circa sette percorsi di inserimento al lavoro e di formazione”.

“È stata una stagione economicamente difficile – ha detto l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – il governo Musumeci ha destinato tante risorse per venire incontro alle imprese: ristorare tutti i danni subiti sarebbe impossibile, aiutarle a ripartire sostenendo l’accesso al credito è invece un percorso fattibile e corretto. L’assessorato alle Attività produttive e quello all’Economia stanno preparando bandi per circa 450 milioni di euro”.

“Nel 2021 la Sicilia sarà la più grande stazione appaltante d’Italia, aggiudicherà gare per opere pubbliche per 3 miliardi di euro” ha detto l’assessore Marco Falcone, delineando la geografia di tutti i lavori in corso o prossimi ad essere appaltati per il miglioramento della rete viaria e ferroviaria in Sicilia. E sulla costruzione di un collegamento stabile sullo Stretto di Messina ha aggiunto: “Ad oggi c’è un progetto per il ponte a campata unica sospesa che è stato approvato, su questo bisogna lavorare. Diversamente, se si cambia idea, se si parla di ponte a tre campate o di altro, dovremmo ripartire da zero. Chi sposa questa seconda ipotesi è contro il ponte”.

“Abbiamo avviato bandi, di cui sono già state pubblicate le graduatorie, per 195 milioni di euro – ha sottolineato l’assessore dell’Agricoltura e pesca Toni Scilla – Adesso dovremo condurre in porto due leggi di riforma strategiche, quella dei consorzi di bonifica e quella che mira a rilanciare il settore dei forestali». L’ambito della pesca è fortemente penalizzato dai continui attacchi da parte della Libia e su questo l’assessore richiede interventi decisi da parte del governo nazionale e da Bruxelles. «La Sicilia ha una fortuna, quella di essere al centro del Mediterraneo, la porta di ingresso dei Paesi del Maghreb in Europa – ha aggiunto Scilla – ma dobbiamo fare in modo che questa posizione possa diventare occasione di sviluppo socio-economico, proprio a partire dalla pesca. Occorre mettere in moto iniziative diplomatiche per fare in modo che con accordi bilaterali si possa creare la cornice istituzionale per dare serenità all’attività della marineria siciliana”.

“Abbiamo messo in campo subito azioni concrete, come SeeSicily, un piano di promozione da 75 milioni di euro, ma anche tante iniziative di sostegno alle imprese del settore culturale – ha spiegato l’assessore del turismo Manlio Messina –. Stiamo portando avanti la riforma del turismo, ferma da cinquant’anni, che contiene le linee-guida per un settore strategico, stabilendo regole che possano contrastare l’abusivismo nel settore. La riforma è pronta, verrà mandata alle associazioni di categoria per poi lavorare alla stesura definitiva e approderà all’Ars”. L’altro obiettivo fondamentale è la destagionalizzazione, a partire dagli sconti negli spostamenti da ottobre a maggio per chi vuole venire in Sicilia e dall’istituzionalizzazione di alcuni eventi di carattere internazionale, “come il Sicilia jazz festival a Palermo, il Bellini festival a Palermo e la fiera del turismo sportivo”.

Da registrare la contestazione di un gruppo di manifestanti guidati da Giovanni Siragusa di Antudo Palermo messa in scena, a pochi metri dalla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che hanno criticato l’operato del presidente della Regione e chieste le sue dimissioni.

 

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