Inchiesta sui dati Covid falsificati: si dimette l’assessore Razza. Orlando: “Il Comune di Palermo si costituirà Parte Civile”

0

Ruggero Razza

Avrebbero alterato i dati sulla pandemia, modificando il numero dei positivi e dei tamponi e a volte anche quello dei decessi, diretti all’Istituto Superiore di Sanità, condizionando i provvedimenti adottati per il contenimento della diffusione del virus. Con questa accusa i carabinieri del Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di alcuni appartenenti al Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana.
Nell’inchiesta è indagato anche l’assessore regionale alla Sanità della Sicilia Ruggero Razza a cui è stato notificato un invito a comparire con avviso di garanzia. E’ accusato di falsità materiale ed ideologica.
“Un atto di grande responsabilità che fa onore all’avvocato Ruggero Razza e che non mi sorprende, conoscendone la formazione politica, culturale e l’integrità morale” – ha detto il presidente della Regione intervenendo all’Ars, dopo avere letto la nota di dimissioni dell’assessore Razza. Il governatore ha annunciato anche di avere assunto l’interim dell’assessorato alla Sanità. Musumeci ha comunicato anche la disponibilità, sua e del governo, a riferire in Aula sulla vicenda giudiziaria che coinvolge alcuni dirigenti dell’assessorato alla Salute.
Né io, né il governo – ha affermato il presidente – intendiamo assolutamente sottrarci al confronto. Vorrei solo lanciare un appello: in questo momento, proprio in coerenza col rispetto verso le istituzioni, prima ancora che verso le persone, proporrei di definire la Finanziaria, che è un atto indispensabile per la comunità siciliana. Un minuto dopo possiamo dare vita al dibattito, pur non avendo, né io né altri, potuto procedere all’acquisizione degli atti e quindi alla loro lettura”.
“In questi anni di duro e gratificante lavoro in giunta di governo, con il presidente Musumeci, abbiamo avuto occasioni quotidiane di confronto e di lavoro. Abbiamo conosciuto e apprezzato Ruggero Razza: uomo perbene, avvocato esperto, assessore appassionato e competente. Nel ribadire il rispetto per l’attività della magistratura – cui chiediamo però di fare presto – con convinzione e partecipazione sentite, esprimiamo all’amico Ruggero l’augurio di superare l’attuale momento, consapevole della sua integrità morale e certi, pertanto, che la sua estraneità ai fatti contestati verrà prontamente accertata”.  Lo dichiarano in una nota, con affetto e stima, gli assessori del governo regionale: Gaetano Armao, Daniela Baglieri, Toto Cordaro, Marco Falcone, Roberto Lagalla, Manlio Messina, Alberto Samonà, Antonio Scavone, Toni Scilla, Mimmo Turano e Marco Zambuto.
 
“Abbiamo trascorso mesi difficilissimi di gestione di una pandemia che ha registrato ovunque migliaia di perdite e messo in ginocchio l’economia mondiale. In questo periodo così duro la Sicilia ha potuto contare sul lavoro costante di Ruggero Razza, senza orari, giorno e notte. Egli si è assunto responsabilità enormi e per questo non finiremo di ringraziarlo”. Lo affermano i deputati del gruppo di DiventeràBellissima all’Ars, Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo, Giusy Savarino e Giuseppe Zitelli, aggiungendo: “Noi tutti siamo testimoni di quanta passione e fatica ci sia dietro la pandemia che stiamo vivendo, dietro una macchina organizzativa regionale ed il sistema sanitario. Nonostante questo e grazie al lavoro del nostro assessore alla Salute, la Sicilia ha gestito al meglio un’emergenza sanitaria unica, qui nessuno è rimasto fuori dall’assistenza. Dietro a questa efficiente risposta siciliana c’è il lavoro di tanti uomini e donne della Sanità, c’è il lavoro di Ruggero Razza. Non facciamoci del male proprio adesso che la Sicilia è diventata con fatica modello positivo, prima regione d’Italia per vaccini inoculati. Non consentiremo che venga gettata un’ombra sulla Sanità siciliana, non permettiamo che venga oscurato il lavoro fatto. Siamo certi che la magistratura vorrà presto concludere le indagini e intanto esprimiamo solidarietà massima e diciamo grazie al politico, all’amministratore, all’amico Ruggero Razza, che con le sue dimissioni ha dimostrato la sua educazione istituzionale, cosa rara di questi tempi”.

Forza Italia è per definizione un partito liberale e garantista. Auguriamo all’avv. Razza di dimostrare dinanzi le competenti autorità, la propria estraneità ai fatti. La politica ha l’obbligo di una rigorosa vigilanza, nel rispetto delle leggi e degli uomini”. Così affermano a nome del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, il capogruppo Tommaso Calderone e il presidente della commissione bilancio, Riccardo Savona.

Banner Rag Giuseppe Pannullo

“Il gruppo di Fratelli d’Italia esprime vicinanza e solidarietà a Ruggero Razza, apprezzandone le qualità umane e professionali, oltre che la sua passione e amore per la Sicilia. Siamo convinti che Razza sarà in grado di chiarire al meglio quanto emerso dalle indagini”. Lo dicono Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, con i deputati Rossana Cannata e Gaetano Galvagno. “Nel rinnovare la stima a Ruggero Razza, siamo fiduciosi che l’attività della magistratura possa esaurirsi in tempi brevi e che si faccia luce sui fatti che emergono”, concludono i deputati di Fratelli d’Italia.

Sulla vicenda interviene anche Nino Minardo segretario regionale Lega Sicilia Salvini Premier: “L’inchiesta sulla presunta alterazione dei dati della pandemia in Sicilia è in mano all’autorità giudiziaria di cui rispetto profondamente il lavoro e su cui nutro fiducia. Da un punto di vista politico è chiaro come a tutti i cittadini sia dovuta la massima chiarezza e trasparenza da parte di chi è coinvolto nelle indagini e occupa ruoli pubblici. Da un punto di vista mediatico mi aspetto che la Sicilia non finisca adesso nel solito tritacarne del giustizialismo da salotto tv. In una giornata non certamente piacevole ricordo a me stesso e a tutti che la ragionevolezza e la giustizia esigono equilibrio tra la presunzione di innocenza e la verità dei fatti. I fatti finora ci dicono che la gestione dell’emergenza covid-19 in Sicilia abbia sofferto di alcuni errori ma abbia pure contato sull’impegno e sul sacrificio tanto degli operatori sanitari e dei volontari in prima fila quanto dei rappresentanti delle Istituzioni che hanno lavorato senza tregua. Guai a prendere spunto dall’inchiesta di oggi per buttare fango sulla Sicilia e sui siciliani. Chi in Sicilia da più di un anno è in trincea, chi ha assistito e assiste sotto ogni profilo (medico, psicologico, economico, istituzionale) i deboli e chiunque abbia lavorato nell’interesse della collettività oggi esige sia la trasparenza e la verità che il rispetto”.

Intanto, l’opposizione va all’attacco. “Dall’inizio dell’emergenza Covid il gruppo PD all’Ars ha presentato oltre cinquanta tra interrogazioni ed interpellanze sugli errori del governo Musumeci e sulle disfunzioni nella gestione della pandemia in Sicilia” – dichiara Giuseppe Lupo capogruppo PD all’Ars.

“Con le altre forze di opposizione – aggiunge Lupo – abbiamo presentato una mozione di censura nei confronti dell’assessore Razza, che è stata respinta dalla maggioranza di centrodestra. Abbiamo più volte espresso serie preoccupazioni sull’attendibilità dei dati forniti dall’assessorato, chiedendo anche l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta all’Ars. Di fronte a tutto questo Musumeci ha sempre difeso l”assessore Razza, assumendosi la responsabilità politica della gestione dell’emergenza anche nella veste di commissario Covid in Sicilia. Oggi più che mai – conclude Lupo – siamo preoccupati per la gestione della sanità e della campagna di vaccinazione nell’isola. È evidente che Musumeci questa volta non può far finta di nulla”.

“Il 4 novembre l’assessore Razza suggeriva di “spalmare” il numero dei morti, come risulta dalle intercettazioni rese note oggi. Il giorno dopo il Presidente Musumeci si lanciava in un attacco furibondo contro il Governo nazionale, colpevole a suo dire di avere “inflitto” la zona arancione alla Sicilia. Un patetico duo di furbetti. Che devono andar via subito: entrambi!
Non era Musumeci che diceva al governo Conte che “le furbizie non pagano”? – sottolinea il Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava

“Se confermate le notizie sulla bufera che ha investito i vertici dell’assessorato alla Salute, assessore Razza compreso, sarebbero di una gravità inaudita. L’eventuale falsificazione dei dati sui contagiati dal Covid per non fare scattare la zona rossa, come ipotizzato dalla magistratura, potrebbe aver avuto conseguenze nefaste sui cittadini, è ciò, ovviamente, sarebbe intollerabile. La notizia riportata dalla stampa dell’intercettazione dell’assessore alla Sanità, che parlerebbe con una sua dirigente della spalmatura su più giorni dei dati sui morti, se confermata, sarebbe gravissima: Razza si dimetta, è inevitabile” – affermano il capogruppo M5S all’Ars Giovani Di Caro e l’intero gruppo parlamentare 5 stelle a palazzo dei Normanni.

“Sulla corrispondenza dei dati sui contagi rilevati con quelli reali, come sui posti letto attivati per le terapie intensive – affermano i deputati – abbiamo sempre sollevato dubbi e chiesto dettagliate notizie, che non ci sono mai state comunicate”.

Il sindaco di Palermo  Leoluca Orlando, ha scritto oggi una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo avere appreso “le informazioni di stampa sull’inchiesta avente ad oggetto la presunta falsità dei dati epidemiologica “manipolati” per condizionare le scelte degli organismi tecnici e del Governo nazionale”. Il primo cittadino sottolinea la necessità di “un intervento del Governo nazionale nella forma più chiara e forte possibile, per evitare che si perpetui o si produca un inaccettabile attentato alla vita di migliaia di siciliani”.

“Ho inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza – spiega il sindaco – affinché disponga un immediato accertamento, con ogni provvedimento necessario, perché non si può affidare la vita delle persone a logiche di opportunità. Dalle intercettazioni pare che i vertici regionali si preoccupino di evitare di comunicarmi i dati reali. Ritengo sia ben più grave nasconderli o peggio manipolarli in danno di migliaia di siciliani. Si tratta di comportamenti che, se accertati, hanno chiara configurazione criminale e che comunque producono smarrimento e fiducia”.

Orlando che è anche presidente Anci Sicilia afferma: “Ho sempre ripetuto che la classificazione dei territori in base ai colori non andava e non va considerata come un concorso a premi né, tantomeno, una partita a poker dove bluffare per vincere di più. La zona rossa, soprattutto se il Governo regionale e nazionale intervengono con i giusti ristori e sostegni alle imprese e alle famiglie, è lo strumento per salvare vite umane. Più volte, fino a pochi giorni fa ho sollecitato e richiesto che fossero forniti ai sindaci e ai cittadini dati corretti, costanti e scientificamente validi. Ancora oggi, però, i sindaci hanno dati contrastanti, incerti e non conoscono i dati sullo stato di occupazione dei posti letto. Per tutto questo il Comune di Palermo si costituirà Parte Civile in questo procedimento giudiziario, visto che proprio sui dati si sono basate molte scelte e provvedimenti amministrativi in questi mesi. Come Presidente dell’ANCI Sicilia convocherò il Direttivo per valutare tutte le iniziative da assumere ivi compresa la costituzione di Parte Civile e ogni altra azione a garanzia del rispetto del diritto alla salute di tutti e dell’esercizio corretto delle competenze comunali”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *