Lutto nel mondo del giornalismo siciliano: è morto Mario Lombardo

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Si è spento all’età di 83 anni il giornalista Mario Lombardo. Era nato a Finale di Pollina l’8 gennaio 1937. Sposato con la professoressa Salvatrice Vizzini, scomparsa lo scorso 29 settembre, dopo 60 anni vissuti insieme. Persona mite, onesta e corretta dal forte impegno civile raccontato anche attraverso articoli e inchieste condotte per oltre 33 anni per il giornale L’Ora di Palermo.

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Mario Lombardo con la moglie Salvatrice

Una sua inchiesta su “Luci e ombre sul turismo di Cefalù” ricevette una segnalazione al premio interazione Palermo-Cefalù. Un altro suo scoop giornalistico dal titolo: “multata la banda musicale che procedere controsenso” fece il giro di parte dei mass media nel mondo. Per 18 anni ha curato l’ufficio stampa della cronoscalata automobilistica Cefalù-Gibilmanna valida, in qualche edizione, per il Campionato Europeo della Montagna.

Fu giudice popolare al primo Maxiprocesso contro la mafia (456 imputati). Raccontò quella esperienza nel libro “Giudice Popolare al Maxiprocesso” con la prefazione di Vincenzo Consolo.
Laureato in giurisprudenza aveva indossato la toga di di procuratore legale nel 1971 e di avvocato nel 1977, dedicandosi successivamente all’insegnamento prima di diritto e poi di lingua francese nel liceo linguistico provinciale e poi nella scuola media.

Il 20 marzo del 2017 ha ricevuto dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia la medaglia d’oro per i 50 anni di attività. Dal 1998, per 16 anni, è stato il responsabile della testata giornalistica di Radio Crm. Era il decano dei giornalisti cefaludesi, raccontando tutto della cittadina normanna dalla cronaca, al turismo, allo sport. Non ha fatto mai mancare la sua presenza nella tribuna stampa.
Negli anni più recenti ha continuato a collaborare con il quotidiano “La Sicilia”. Per il suo impegno sociale e nella lotta alla mafia nel 2016 ha ricevuto, insieme al presidente del Maxi, Alfonso Giordano, il Premio Francese.
Il 27 febbraio di quest’anno ha rilasciato un’intervista, ormai testamento sulla sua esperienza di “Giudice Popolare al Maxi Processo” che sarebbe dovuta andare in onda, su Raiuno, il 23 maggio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, ma l’arrivo del Covid-19 ha rallentato la produzione dello speciale.

Di Mario mi piace ricordare la sua grande umanità e sensibilità, tratti di una personalità di un uomo d’altri tempi. Ricordo con piacere i momenti trascorsi insieme nella sua amata campagna a Finale di Pollina o nella mia piccola “Dacia” a Campofelice di Roccella, parlando di vari argomenti sempre con una lucida e obiettiva visione delle cose. Mario lascia due figli: Vincenzo collega giornalista e consigliere dell’Inpgi e Daniela.

Alla famiglia Lombardo, al collega ed amico Vincenzo, sentite condoglianze

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