Ars, istituita la Giornata del ricordo e della legalità. Via libera alla nuova pianta organica di Palazzo dei Normanni

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palazzo dei normanni

L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha approvato il disegno di legge che istituisce la “Giornata regionale del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata”. Il testo indica come “Giornata della memoria” il 30 aprile, giorno che coincide con l’anniversario dell’omicidio dell’allora segretario del Pci Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo.

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La legge è stata scritta dai deputati Salvatore Siragusa (primo firmatario), Matteo Mangiacavallo e dai componenti del M5S della prima commissione legislativa dell’Ars di questa e della precedente legislatura, assieme ai familiari delle vittime innocenti di mafia, che hanno voluto fortemente la legge.

“La legge – dicono soddisfatti i due deputati – istituisce una giornata istituzionale per ricordare tutte le vittime della mafia, anche quelle che spesso vengono dimenticate,  ma che col loro sacrificio hanno contribuito notevolmente alla lotta al malaffare”.

“La norma – proseguono – mira a combattere la criminalità organizzata e mafiosa, anche, e soprattutto, con la coscienza e con la conoscenza. In occasione di questa giornata verranno organizzati, soprattutto nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado, cerimonie, commemorazioni, iniziative, incontri e momenti di comune riflessione e narrazione dei fatti storici relativi al primo dopoguerra sino alla fine del secolo scorso, in modo da preservarne e custodirne la memoria storica”.

La scelta della data non è casuale: si è puntato, infatti, ad individuare un giorno prossimo (vigilia) alla ricorrenza della strage di Portella della Ginestra.

“Il Forum – affermano Siragusa e Mangiacavallo – è uno strumento di dialogo e confronto fra i soggetti istituzionali e della società civile coinvolti nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata e si fonda sulla necessità di concertare strumenti di supporto ed accompagnamento concreti per i percorsi di educazione alla legalità”.

“Ben vengano le giornate dedicate alla memoria – affermano i deputati 5stelle della commissione antimafia Roberta Schillaci e Antonio De Luca – occorre parallelamente  un vero processo di rinnovo culturale della società attraverso la formazione delle nuove generazioni ma soprattutto attraverso un rinnovo delle istituzioni fortemente inquinate, basta vedere il caso sul ‘sistema Siracusa’ dove  la politica ha grandi responsabilità ed è per questo che a settembre, la commissione Antimafia lavorerà sul codice etico sia sui dipendenti pubblici ma anche sui rappresentanti politici”.

Il Parlamento regionale, in apertura di seduta, ha dato il via libera alla nuova pianta organica, approvando la proposta del Consiglio di presidenza che riduce da 258 a 218 (-15,5%) le unità del personale dell’Assemblea regionale. Fermo restando il segretario generale, i consiglieri passano da 46 a 40, gli stenografi da 11 a 9, i segretari da 27 a 25, i coadiutori da 56 a 50, i tecnici amministrativi da 11 a 3, gli assistenti parlamentari da 106 a 90. Un’esigenza dettata anche dall’applicazione in questa Legislatura del taglio dei deputati da 90 a 70 e dal pensionamento di molti dipendenti di Palazzo dei Normanni.

Infine, l’Ars ha approvato la riscrittura di alcune norme impugnate della Finanziaria regionale varata ad aprile, oltre a due ordini del giorno relativi ai vaccini e al divieto di utilizzare oggetti monouso in plastica all’interno di parchi e riserve.

“Con un blitz al ddl, che istituisce la giornata regionale del ricordo della legalità – ha detto in aula la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana,  dopo l’ok del Parlamento ai correttivi alla legge di Stabilità regionale 2018, impugnata nei mesi scorsi dal Consiglio dei Ministri –  la maggioranza ha inserito un emendamento dai contenuti completamente estranei a quelli disciplinati dal provvedimento e contenente i correttivi alle norme della finanziaria impugnata dal Governo nazionale, salvo poi stralciarlo e metterlo ai voti. La maggioranza ha di fatto bypassato il regolare iter di approvazione delle leggi che prevede la discussione e il voto nelle commissioni di merito, per poi incardinare il ddl e passare al dibattito in aula e quindi al voto. Il metodo seguito è semplicemente scandaloso”. Lo ha detto in aula la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana, dopo l’ok del Parlamento ai correttivi alla legge di Stabilità regionale 2018, impugnata nei mesi scorsi dal Consiglio dei Ministri. “L’iter che ha condotto alla votazione oggi – afferma Zafarana – viola le prerogative del Parlamento, svilisce il ruolo dei deputati e dell’Assemblea regionale. Chiediamo verità e coerenza, questo è il Governo dei sotterfugi, che oggi si è presentato in aula proponendo modifiche non risolutive per le partecipate regionali strategiche, che rischiano la liquidazione”. Il M5S punta il dito contro il Pd, che mantenendo il numero legale, ha contribuito all’approvazione dell’emendamento stralciato. Il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri ha aggiunto: “Mi vergogno di appartenere ad un Parlamento regionale che non lavora e che fa finta di farlo per poi chiudere per andare in una bella, lunga e dorata vacanza. La gestione dell’aula da parte di Miccichè, è scandalosa e in totale violazione del regolamento”. Tranchant il commento di Nuccio Di Paola, che ha aggiunto: “Vogliamo capire, se questa Regione è governata dall’accoppiata Miccichè-Armao o da Musumeci”. E riferendosi alle norme che riguardano le società partecipate dalla Regione, il deputato regionale Sergio Tancredi ha concluso: “la norma che riguarda il passaggio dei lavoratori delle partecipate in liquidazione in un albo ad hoc, sarà con grande probabilità, oggetto di una nuova impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri, perché la Regione siciliana non ha ancora adempiuto alle prescrizioni indicate dagli articoli 24 e 25 del decreto 175, che riguarda proprio le modalità di transito del personale all’interno delle società a partecipazione pubblica”.

Il Parlamento regionale, in apertura di seduta, ha dato il via libera alla nuova pianta organica, approvando la proposta del Consiglio di presidenza che riduce da 258 a 218 (-15,5%) le unità del personale dell’Assemblea regionale. Fermo restando il segretario generale, i consiglieri passano da 46 a 40, gli stenografi da 11 a 9, i segretari da 27 a 25, i coadiutori da 56 a 50, i tecnici amministrativi da 11 a 3, gli assistenti parlamentari da 106 a 90. Un’esigenza dettata anche dall’applicazione in questa Legislatura del taglio dei deputati da 90 a 70 e dal pensionamento di molti dipendenti di Palazzo dei Normanni.

Infine, l’Ars ha approvato la riscrittura di alcune norme impugnate della Finanziaria regionale varata ad aprile, oltre a due ordini del giorno relativi ai vaccini e al divieto di utilizzare oggetti monouso in plastica all’interno di parchi e riserve.

 

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