Campofelice di Roccella, restyling piazza “Garibaldi” e lungomare: aumentano le “fibrillazioni” politiche
Il sindaco Di Maggio senza più la maggioranza in Consiglio comunale cerca un dialogo con l’opposizione. Intanto, a metà del suo mandato già si riflette sul futuro sindaco del paese

Municipio di Campofelice di Roccella
Archiviati i festeggiamenti di Santa Rosalia, Patrona di Campofelice di Roccella, sembrano affiorare come un fiume carsico le “strategie” di alcuni politici di lungo corso finalizzate a individuare un nuovo profilo a candidato sindaco per le prossime elezioni comunali nonostante l’attuale primo cittadino Peppuccio Di Maggio, espressione di Forza Italia, sia a metà del mandato. Infatti, secondo alcune indiscrezioni tre ex sindaci che risponderebbero ai nomi di Domenico Longo (eletto sindaco nel 1997), Franco Vasta (2006 e rieletto nel 2011) e Massimo Battaglia 2013) starebbero già ragionando su quale soggetto puntare per la candidatura a sindaco ma gli stessi ex primi cittadini di Campofelice di Roccella in una nota congiunta inviata oggi (mercoledì 24 settembre) precisano che “le indiscrezioni riportate sono prive di qualsiasi fondamento. Rispetto a quanto scritto nell’articolo, i sottoscritti smentiscono categoricamente la propria partecipazione a qualsivoglia riflessione o iniziativa politica sulla scelta di possibili futuri candidati alla carica di primo cittadino”.
Secondo i beni informati, sarebbe in ascesa il consigliere di opposizione Giulio Giardina con un passato nelle file del Pd oggi politicamente vicino all’assessore regionale delle Attività produttive Eddy Tamajo (Forza Italia) mentre Di Maggio che in Consiglio comunale non ha più la maggioranza che lo sostiene nonostante il grande impegno profuso per affrontare le tante problematiche che attanagliano lo sviluppo socio-economico del paese, sembra scendere nei gradimenti dei potenziali elettori.
Volendo dare credito ad alcune voci che circolano in ambienti politici, ci sarebbero uomini vicini a Di Maggio che dialogherebbero con alcuni sostenitori dell’ex sindaco Michela Taravella per sancire un accordo politico “anti-Giardina”. Numeri alla mano, analizzando i dati elettorali delle passate elezioni comunali e l’attuale flessione nei gradimenti per il primo cittadino, solo così si potrebbe battere elettoralmente Giardina che alcune settimane fa, nel giorno di un comizio, ha fatto registrare anche la presenza di Tamajo.
“Nessun accordo o interlocuzione può esserci da parte mia e dei membri del nostro gruppo politico con l’attuale Sindaco, rispetto al quale, risultiamo essere politicamente alternativi – precisa in una nota l’ex sindaco di Campofelice di Roccella Michela Taravella. Fin dal primo giorno, coerentemente, con il Movimento Politico Liberi di Essere, abbiamo sempre portato avanti una seria ed efficace azione di opposizione e di vigilanza, a tutela degli interessi della Comunità e dei cittadini di Campofelice. Azione non negoziabile. Ritengo doveroso, quindi, a garanzia della verità e della correttezza dell’informazione, che ogni comunicazione o notizia che dir si voglia, vada riscontrata prima della diffusione, interpellando i soggetti direttamente interessati. Per questo motivo, nel richiedere una opportuna e tempestiva rettifica da parte del giornale interessato – conclude la nota – invito gentilmente a non associare il mio nome a certa sterile bagarre politica, dalla quale volontariamente mi sono dissociata e rispetto alla quale desidero differenziarmi, perché troppo lontana dai problemi reali della cittadinanza e del territorio, che restano il mio unico motivo di impegno ed interesse”.
Alla finestra ci sarebbe lo psicologo Vincenzo Chiavetta, negli anni passati, candidato sindaco con circa 800 voti ottenuti che comunque non gli hanno consentito di vincere le elezioni. Intanto, le “fibrillazioni” non sembrano diminuire.
Infatti, proprio ieri si è svolta in Aula Consiliare un’assemblea civica sulla riqualificazione della Piazza Garibaldi e sul nuovo progetto. Secondo le opposizioni il “rifacimento della piazza non è opera prioritaria; non lo è, non solo perché lo dice la nota della Città Metropolitana, ma non lo è perché non è un’opera strategica, come invece era la riqualificazione del lungomare”. In sintesi, la riqualificazione della Piazza Garibaldi sarebbe stata considerata non ammissibile a finanziamento perché idea progettuale non compatibile con la linea d’intervento.
In un post sulla pagina di Facebook il sindaco Di Maggio precisa che “tale notizia è riferita ad oltre un anno fa, quando tutti i Sindaci riuniti in assemblea a Palazzo Comitini, abbiamo spinto il Sindaco Metropolitano Lagalla ad interloquire con il competente Ministero per accogliere tutti i progetti che erano stati ritenuti non finanziabili. Il Sindaco Lagalla con grande senso di responsabilità si è prodigato per la soluzione del problema riuscendo ad ottenere l’ammissibilità dei progetti di tutti i Comuni compreso quello di Piazza Garibaldi e del Corso così come ampiamente e limpidamente sostenuto da questa Amministrazione”.
In evidente difficoltà il sindaco Di Maggio, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, ha rilanciato la propria disponibilità al dialogo con i consiglieri che oggi sono all’opposizione nell’interesse della comunità di Campofelice “a cui tutti sono chiamati a rispondere” ma questo invito è sembrato cadere nel vuoto acuendo lo scontro sul restyling della piazza Garibaldi.