“La biblioteca dei fisici scomparsi” di Barbara Bellomo mescola abilmente storia, mistero e introspezione psicologica
Il romanzo offre al lettore uno spaccato vivido di un’epoca cruciale per la scienza italiana e una toccante storia di crescita personale
“La biblioteca dei fisici scomparsi” di Barbara Bellomo è un romanzo storico che intreccia sapientemente fatti reali e finzione, offrendo una prospettiva affascinante sull’ambiente scientifico italiano degli anni Trenta. La protagonista, Ida Clementi, è una giovane donna siciliana che, sfidando le convenzioni sociali dell’epoca, ottiene un impiego come bibliotecaria presso l’Istituto di Fisica di via Panisperna a Roma. Qui entra in contatto con alcuni dei più brillanti fisici del tempo, tra cui Enrico Fermi, Emilio Segrè ed Ettore Majorana.
Attraverso gli occhi di Ida, il lettore viene introdotto nell’ ambiente scientifico dell’epoca, assistendo alle dinamiche del gruppo noto come “i ragazzi di via Panisperna”. La narrazione si sviluppa su due piani temporali: da un lato, gli anni Trenta, con le scoperte scientifiche e le relazioni personali di Ida; dall’altro, gli anni Cinquanta, in cui una Ida ormai adulta riflette sul proprio passato e sulle scelte compiute.
Uno degli elementi centrali del romanzo è la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana nel 1938, evento che ha alimentato numerose teorie e speculazioni nel corso degli anni. Barbara Bellomo ricostruisce con precisione storica le vicende legate a questo enigma, inserendo al contempo elementi di finzione che arricchiscono la trama e approfondiscono il legame tra Ida e Majorana.
Il personaggio di Ida è interessante ed incisiva: una donna determinata a perseguire i propri sogni e desideri, nonostante le restrizioni imposte dalla società patriarcale dell’epoca. La sua evoluzione personale e le sue relazioni con gli altri personaggi offrono una riflessione profonda sulla condizione femminile e sulla ricerca dell’indipendenza.
“La biblioteca dei fisici scomparsi” è un’opera avvincente che mescola abilmente storia, mistero e introspezione psicologica, offrendo al lettore uno spaccato vivido di un’epoca cruciale per la scienza italiana e una toccante storia di crescita personale.