Salina, intervento notturno per un’escursionista austriaca infortunata

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I compagni hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i tempi ha chiesto l’intervento dell’Aeronautica Militare, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione a livello nazionale.

Intervento congiunto in notturna del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Centro SAR (Search & Rescue) dell’Aeronautica Militare a Salina (Isole Eolie), per recuperare un’escursionista straniera infortunata. La donna, un settantaquattrenne austriaca, stava rientrando da un’escursione sul Monte dei Porri insieme ad un gruppo di connazionali quando è scivolata procurandosi sospette fratture a caviglia, tibia e perone.

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I compagni hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i tempi ha chiesto l’intervento dell’Aeronautica Militare, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione a livello nazionale.

Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH-139B dell’82° centro Sar del 15° Stormo che ha imbarcato due tecnici del Soccorso Alpino per dirigersi sul luogo dell’incidente. Arrivati sul posto, quando ormai era buio fitto, gli specialisti del SASS e un aerosoccorritore dell’Aeronautica si sono calati col verricello non senza difficoltà, visto che la donna si trovava in una zona scoscesa, e l’hanno raggiunta. La ferita, che intanto era stata stabilizzata dal personale del 118 in servizio a Salina, è stata imbracata e issata a bordo sempre col verricello. Subito dopo l’elicottero l’ha sbarcata all’aeroporto palermitano di Boccadifalco dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118 che l’ha trasferita all’ospedale Ingrassia.

Lunedì scorso un altro intervento congiunto aveva consentito di prelevare nella zona di Pizzo Catarineci, sulle Madonie, un escursionista di 72 anni che si era procurato la sospetta frattura del femore dopo una rovinosa caduta a 1.600 metri di altitudine.

In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L’operatore del #NUE112, applicando la specifica “Procedura operativa ambienti montani ed impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

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