Prosegue l’evacuazione dei feriti dall’acciaieria Azovstal
DONETSK REGION, UKRAINE – MAY 17, 2022: Buses carrying Ukrainian Army servicemen, evacuated from Azovstal Iron and Steel Works, head to a prison colony in Olenivka. More than 250 Ukrainian servicemen have surrendered at Azovstal, 51 of them are wounded. Earlier, the Russian Defence Ministry reported that on 16 May 2022, an agreement was reached with representatives of Ukrainian Army servicemen, blocked at Azovstal, to take wounded Ukrainian Army servicemen from the plant. The Russian Armed Forces are carrying out a special military operation in Ukraine in response to requests from the leaders of the Donetsk People’s Republic and Lugansk People’s Republic for assistance. Valentin Sprinchak/TASS/Sipa USA (- – 2022-05-17, ???????? ???????? / ipa-agency.net) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA (ITALPRESS) – In Ucraina si continua a combattere, si contano ancora morti e feriti ma le speranze che si giunga in tempi rapidi a un accordo di pace sono minime: la guerra è ormai all’ottantaquattresimo giorno e i negoziati tra Mosca e Kiev sono in stallo. Mentre le armi non si fermano in diverse aree del Paese, prosegue l’operazione di evacuazione dei combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Ci si interroga, però, sul futuro dei difensori usciti dallo stabilimento. Alcuni di loro, gravemente feriti, sono stati condotti in una struttura medica a Novoazovsk, in un’area controllata dai filorussi, altri sarebbero stati evacuati a Olenivka. Secondo Mosca si tratta di una resa mentre Kiev parla di uno scambio di prigionieri. Il ministero della Difesa russo, in un aggiornamento Telegram, ha affermato che “265 militanti hanno deposto le armi e si sono arresi, di cui 51 gravemente feriti”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video diffuso nella notte, invece, ha riferito che “la missione di evacuazione continua” ed “è supervisionata dai nostri militari e dai servizi segreti”, ha spiegato. “Sono coinvolti – ha aggiunto – i mediatori internazionali più influenti”.
Secondo l’intelligence britannica, “nonostante le forze russe abbiano accerchiato Mariupol per oltre dieci settimane, la ferma resistenza ucraina ha ritardato la capacità della Russia di ottenere il pieno controllo della città”. “Nel tentativo di prevalere sulla resistenza ucraina – prosegue l’intelligence nell’aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito -, la Russia ha fatto un uso significativo di personale ausiliario. Ciò include un dispiegamento di forze cecene, probabilmente composte da diverse migliaia di combattenti concentrati principalmente nei settori di Mariupol e Lugansk”. Per Londra, quindi, il dispiegamento di personale così eterogeneo “dimostra i significativi problemi di risorse” di Mosca in Ucraina e “probabilmente contribuisce a un comando disunito che continua a ostacolare le operazioni della Russia”.
Intanto viene aggiornato il bilancio delle vittime tra i civili ed è drammatico: secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, dall’inizio della guerra (il 24 febbraio scorso) al 16 maggio si registrano almeno 3.752 persone uccise e 4.062 ferite. Anche sul fronte diplomatico, in particolare sul piano delle trattative, non arrivano buone notizie: come confermato sia da Mosca che da Kiev, i negoziati tra Russia e Ucraina sono sospesi. Al momento non si tenta, quindi, di giungere a un accordo di pace tra le parti.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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