Da Cobat prima filiera italiana per gestione dei materiali compositi

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Nella foto Pale eoliche, Sicilia. (ENNA – 2016-08-23, Massimo Alberico) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA (ITALPRESS) – Nato a fine 2021, Cobat Compositi si profila ad oggi come la prima filiera italiana per la gestione del fine vita dei materiali compositi, confermando la vocazione alla ricerca di soluzioni d’avanguardia per la gestione “circolare” di un sempre più ampio ventaglio di prodotti, propria di Cobat, come del Gruppo Innovatec.Cobat Compositi è il consorzio volontario italiano per la corretta raccolta, trattamento e avvio a recupero di prodotti a fine vita, scarti di lavorazione e produzione realizzati in materiale composito, principalmente costituiti da fibra di vetro e di carbonio.La mission è rendere protagonisti dell’economia circolare tutti gli attori della filiera (produttori, importatori, utilizzatori, detentori del rifiuto, impianti di trattamento e recupero), permettendo loro di contribuire ad uno sviluppo sostenibile che apporti benefici non solo all’ambiente, ma anche all’intero sistema economico nazionale, limitando gli sprechi, recuperando nuove materie prime ed energia, e – infine – riducendo a zero il conferimento in discarica.Cobat Compositi offre alle imprese servizi integrati e specificatamente pensati per le esigenze e le caratteristiche dei settori di appartenenza, come eolico, nautico, automotive, aerospazio e costruzioni.Infine, il consorzio è anche in grado di fornire servizi di gestione di altri materiali associati alla dismissione di compositi, bonifiche ambientali, consulenze ambientali a 360 gradi e corsi di formazione per qualsiasi necessità ed esigenza del cliente.Tali attività garantiscono una gestione in accordo con i criteri dell’economia circolare e conforme ai più elevati standard ambientali, nel pieno rispetto della normativa vigente.I clienti di Cobat Compositi sono principalmente rappresentati da proprietari e gestori di parchi eolici, cantieri nautici, gestori di porti ed aeroporti, industria automotive, settore delle costruzioni, chiunque produca, attraverso la propria attività professionale, rifiuti e/o scarti di lavorazione in fibra di vetro e di carbonio.Il consorzio è aperto alla partecipazione di tutti gli attori della filiera, ossia produttori di beni in fibra di vetro e carbonio, operatori della raccolta, produttori di rifiuto ed impianti di trattamento e recupero finali.Cobat è la grande piattaforma italiana dell’economia circolare, che lavora a stretto contatto con le principali imprese tecnologiche del Paese e continua a scommettere su innovazione e ricerca, consapevole che i prodotti di oggi sono i rifiuti di domani. Nato come Consorzio, Cobat si è evoluto diventando una SPA Società Benefit e oggi fa parte del Gruppo Innovatec, leader in Italia nel settore della Clean Technology. In particolare Cobat è controllata da Haiki+, subholding del Gruppo dedicata all’economia circolare.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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