Ucraina, si riaprono i corridoi umanitari in attesa dei negoziati
ROMA – Il conflitto in Ucraina prosegue con città ancora accerchiate, aree bombardate e abitanti in sofferenza. Stamattina Mosca ha annunciato nuovamente il cessate il fuoco per l’apertura di corridoi umanitari. Secondo gli ucraini, Mosca starebbe preparando l’assalto a Kiev. “Il gruppo nemico – affermano le forze armate ucraine in un aggiornamento – ha iniziato ad accumulare risorse per l’assalto a Kiev”. In base a quanto riferiscono le forze armate del paese, poi, l’offensiva russa continua concentrandosi sull’accerchiamento di Kiev, Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mykolayiv e raggiungendo i confini amministrativi nelle regioni di Luhansk e Donetsk. Inoltre, la città di Irpin è “priva di luce, acqua e riscaldamento da più di tre giorni, non c’è rifornimento di cibo e acqua”, aggiungono. Bombardata la città di Mykolaiv dove sono scoppiati incendi in edifici residenziali, ha fatto sapere il servizio statale ucraino per le emergenze.“Non perdoneremo centinaia e centinaia di vittime, migliaia e migliaia di sofferenze”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video diffuso nelle scorse ore.Stamattina la Russia ha dichiarato il cessate il fuoco a partire dalle 10 (ora locale) e l’apertura di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy, secondo quanto riferisce Interfax. Da Kiev, le persone dovrebbero essere evacuate via Hostomel, Rakivka, Sosnivka, Ivankiv, Orane, Chernobyl e Gden (Bielorussia) fino a Gomel, da dove dovrebbero poi raggiungere la Russia per via aerea. Previsti altri percorsi per l’evacuazione da Mariupol, Kharkiv e Sumy.Oggi sono attesi nuovi colloqui tra Ucraina e Russia, anche se il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che il conflitto si fermerà solo se l’Ucraina smetterà di combattere e se le richieste della Russia saranno soddisfatte. Così si resta in attesa di nuovi spiragli di pace in una situazione sempre più complicata per i civili costretti a subire bombardamenti sempre più pressanti. (ITALPRESS)