Maltempo, Musumeci chiude per due giorni gli uffici regionali della provincia etnea
Da domani mercoledì 27 ottobre e sino a giovedì compreso, gli uffici regionali della città e della provincia di Catania resteranno chiusi. Lo ha disposto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del permanere dello stato di allerta per il maltempo. Un provvedimento adottato per ridurre, ulteriormente, la mobilità in un territorio fortemente colpito da intensi fenomeni meteorologici negli ultimi giorni. Resteranno aperti solamente gli uffici regionali che erogano servizi pubblici essenziali ed esattamente: il dipartimento della Protezione civile, tutti i presidi ospedalieri, le strutture sanitarie, l’Ufficio del Genio civile e l’Ispettorato ripartimentale delle foreste.
“Quelli che ora versano lacrime da coccodrillo per le gravi conseguenze dell’alluvione di Catania – dichiara Michele Catanzaro deputato regionale del partito democratico – sono gli stessi che quando abbiamo chiesto di rimpinguare il capitolo destinato agli interventi per il rischio geologico si sono girati dall’altra parte”. Lo dice Michele Catanzaro deputato regionale del partito democratico”. “Il Fondo prevenzione e gestione dei rischi geologici, è diventato operativo formalmente con l’approvazione dell’articolo 40 della legge finanziaria del 2018, – ricorda Catanzaro – ma le poche risorse disponibili non sono mai state rimpinguate nonostante gli appelli più volte fatti”. Senza fondi a disposizione gli Enti locali non hanno potuto dotarsi dei tecnici necessari a coordinare gli interventi destinati a scongiurare disastri e tragedie come quelle a cui assistiamo in questi giorni, nè dotarsi di un adeguato piano di protezione civile. Nel 2018 avevo cantato vittoria per il risultato ottenuto in aula, – conclude il parlamentare Pd – ma adesso sono costretto a frenare la rabbia per le morti insensate ed i gravissimi danni alle imprese ed ai territori che forse avrebbero potuto essere evitati”.
Strade come fiumi in piena, morti, nubifragi, esondazioni di torrenti, danni ingenti. E mezza Sicilia in ginocchio. Allarma la situazione del meteo col maltempo che non accenna a placarsi. E “se per un verso – si legge in una nota della Cisl Sicilia firmata dal segretario Sebastiano Cappuccio – non è più consentito attardarsi sul terreno della transizione ecologica, per l’altro è necessario intervenire, a tutti i livelli, contro il dissesto idrogeologico che rende fragile e minaccioso il territorio siciliano”. “Vanno recuperati i territori abbandonati e utilizzate le risorse del Pnrr per la riqualificazione dei suoli”. Per la Cisl, il susseguirsi anomalo e impazzito delle stagioni, con la scia sempre più spesso di morti e distruzioni, è “un monito che ci auguriamo sia raccolto da chi di dovere”. Perché i sintomi del malessere dell’ambiente vanno tenuti in debito conto “nel solco di quella ecologia integrale alla quale richiama tutti anche papa Francesco”.
Il sindacato esprime solidarietà alle famiglie colpite dal dramma delle devastazioni e “le più sentite condoglianze” a quelle che stanno vivendo la tragedia della perdita dei propri cari.