Circa mille bare insepolte a Palermo. Orlando, scarica sul consiglio: scontro con le opposizioni

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Leoluca Orlando

L’emergenza al cimitero dei Rotoli a Palermo cominciata nell’autunno del 2019, è sempre di più fonte di scontro politico. Circa mille bare insepolte, custodite nei depositi del cimitero dei Rotoli.

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“Dopo l’uscita dalla maggioranza della componente renziana, il Consiglio comunale avrebbe dovuto approvare già l’anno scorso il piano triennale delle opere pubbliche. Un piano che, dopo dieci mesi, non ha ancora approvato, impedendo così di realizzare opere già progettate per oltre 500 milioni e in particolare di riattivare il forno crematorio e di realizzare un campo di inumazione per il quale l’Amministrazione comunale ha già acquisito progetti e risorse necessarie per intervenire. Per questo di fronte all’inaccettabile comportamento di questa nuova maggioranza, mi sono assunto ogni responsabilità. Ho anche disposto l’immediata attivazione di una convenzione con il cimitero di Sant’Orsola per utilizzare gli oltre mille loculi a disposizione. Spero di dare una risposta al dolore dei familiari, ai diritti dei cittadini e un richiamo ad un Consiglio comunale che, con l’attuale maggioranza, è inadeguato rispetto all’emergenza che stiamo vivendo. I poteri di ordinanza esistono anche per supplire alle inadempienze di organi dell’amministrazione comunale. E questo ho fatto”.  

Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando motivando l’adozione di un’ordinanza, che è stata firmata ieri, per arginare l’emergenza cimiteriale in città.
“Come sempre, il Sindaco Orlando cerca di scaricare su altri le proprie, enormi, responsabilità e stavolta accusa il Consiglio comunale per la situazione drammatica del cimitero dei Rotoli – dichiara Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile -. Con che faccia può rilasciare simili dichiarazioni, dopo che per 8 anni ha avuto ampia maggioranza in Consiglio comunale? Con che faccia può fare simili dichiarazioni dopo che, poco più di un anno fa, tenne per sé la delega ai cimiteri dicendo esplicitamente che lui in prima persona se ne assumeva la responsabilità. Con che faccia può fare queste dichiarazioni lui che a intermittenza è sindaco da 40 anni? La verità è purtroppo sempre la stessa che Orlando propina da decenni ai palermitani: davanti ai propri fallimenti politici e amministrativi cerca di scaricare la colpa su altri o cerca di distrarre l’attenzione. Motivo in più per chiedere il commissariamento della gestione del cimitero, come la Lega sta chiedendo proprio in queste ore con una interrogazione parlamentare del senatore Salvini”.

“Il Consiglio comunale di Palermo ha seguito sin dalle prime ore la crisi cimiteriale che investe la nostra città ormai proiettata purtroppo nel dibattito politico nazionale. Per mesi abbiamo audito il sindaco e i dirigenti impegnati nella risoluzione della crisi con risultati che sono evidenti a tutti. La gravità della vicenda non può essere dibattuta solo sui quotidiani o sui social ma nell’unica sede deputata, cioè l’aula consiliare di Palazzo delle Aquile. Per questo motivo ho convocato un consiglio straordinario invitando il Sindaco ad essere presente per lunedì 23 Agosto alle ore 10, per fare il punto dell’emergenza” – dichiara il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Salvatore Orlando -.

“L’emergenza cimiteri è troppo delicata e seria perché possa essere utilizzata per animare il conflitto politico, soprattutto da parte di quelle forze che hanno gestito malissimo la fase iniziale dell’emergenza. La convocazione improvvisa per lunedì, da parte del presidente del Consiglio comunale, di una seduta di dibattito rischia ancora una volta di far diventare l’aula una vetrina di polemiche, processi e invettive che prevalgono sull’interesse di individuare percorsi concreti. Non è più il momento di dibattiti sterili. Come chiediamo da mesi, occorre affrontare subito in aula le delibere all’odg del consiglio, a partire dal piano triennale delle opere pubbliche, che possono dare un contributo concreto all’uscita dall’emergenza” – dichiarano Valentina Chinnici, Barbara Evola e Rosario Arcoleo, capigruppo di Avanti Insieme, Sinistra Comune e Partito Democratico a Palazzo delle Aquile -.

“La catastrofica situazione dei cimiteri di Palermo – dichiara Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva – ha un unico e solo responsabile: il sindaco Leoluca Orlando. E’ stato il sindaco a mantenere la delega per nove mesi senza concludere nulla, nonostante avesse promesso il contrario, è l’amministrazione guidata dal sindaco a non essere riuscita a trovare uno straccio di soluzione al problema della mancanza di loculi. Tutte le iniziative sin qui annunciate si sono rivelate un completo fallimento e ora siamo arrivati al punto che le bare scoppiano per il caldo, aumentando il dolore di quelle famiglie che da troppo tempo attendono di poter dare degna sepoltura ai propri cari. La vergogna dei Rotoli è ormai di dominio nazionale e il sindaco ha deciso di agire solo dopo essere finito sulle prime pagine dei giornali: l’unico inadeguato e da commissariare è proprio lui. Il sindaco, anziché riconoscere i propri fallimenti fa quello che gli riesce meglio: cercare un capro espiatorio, provare a far dimenticare che è lui a governare la città da quasi un decennio. Il piano triennale delle opere pubbliche è stato bocciato per la sua incapacità di dialogare con l’Aula e per i suoi patetici tentativi di non assumersi le sue responsabilità, il consiglio comunale non si è mai sottratto al dialogo e al confronto, contrariamente alla giunta, e ha dedicato numerose sedute alla vicenda cimiteriale cercando di far luce su quanto accaduto e sulle relative responsabilità. Con un’emergenza sanitaria in atto, l’unica soluzione al problema dei cimiteri è l’intervento dell’Esercito e il commissariamento del Comune così come avvenuto per il ponte Corleone: l’unico modo ormai per risolvere i problemi che ha creato Orlando”.

Leggo da qualche giorno dichiarazioni deliranti e fuorvianti riguardo l’emergenza cimiteri,  oramai divenuta un disastro sociale, umano, e ambientale, che mi fanno rabbrividire – .dichiara il consigliere comunale e presidente della VI commissione Ottavio Zacco – .Adesso qualcuno ha concepito la teoria complottistica attribuendo la colpa dello stato di degrado del Cimitero dei Rotoli al consiglio comunale in quanto lo stesso reo della bocciatura del piano triennale delle OO.PP. del 2020 presentato e votato nel 2021.È opportuno precisare che la realizzazione del nuovo forno crematorio, che è uno dei tanti problemi  del Cimitero di Santa Maria dei Rotoli, e non il solo come qualcuno vuole far credere, è stata votata dal consiglio comunale nell’elenco annuale del 2018, per cui i lavori dovevano essere avviati entro e non oltre il primo trimestre del 2019 e se ad oggi non è stata avviata nessuna opera di realizzazione, la negligenza è solo da Attribuire ad una amministrazione talmente inadeguata da non essere stata in grado neanche di pianificare il trasferimento di centinaia di feretri presso il cimitero di Sant’Orsola, nonostante le roboanti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco e dai componenti della Giunta a seguito della stipula della convenzione. Pertanto ho presentato un’interrogazione per conoscere le reali motivazioni di tali inadempienze così da poter identificare i reali responsabili che hanno causato questo disastro e che a tutt’oggi, noncuranti del fallimento politico e umano in sfregio alle famiglie dei defunti, continuano ad inseguire capri espiatori, nascondendosi dalle loro responsabilità. Credo a questo punto che sia necessario convocare un consiglio comunale straordinario in presenza al cimitero, per accendere i riflettori della stampa nazionale e chiedere al governo nazionale di inviare un commissario con poteri straordinari per la realizzazione del nuovo cimitero, e risolvere definitivamente questa sofferenza per migliaia di famiglie.

 

 

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