17/08/2021
Coronavirus
“Ho letto con sorpresa le polemiche di queste ore. Con una epidemia che cresce nei contagi, ritornare alle disponibilità ospedaliere del mese di marzo significa solo rispondere al criterio della precauzione. Abbiamo un sistema di monitoraggio, previsto dal decreto legge varato dal governo, che individua parametri per l’adozione di misure di contenimento. Chi è stato in giro in Sicilia in queste settimane non penso sia meravigliato dalla crescita dei contagi. E se in tanti, troppi, non hanno aderito alla campagna di vaccinazione i risultati sono riversati nella occupazione dei posti letto da parte dei soggetti non vaccinati. A loro occorre fare appello, perché non bisogna mai temere una restrizione, né allontanarla. Le decisioni sono lo specchio della condizione obiettiva che si vive in un territorio e fare finta di nulla sarebbe inutile. Bisogna invece convincere chi non è ancora convinto, perché vaccinarsi e rispettare le regole di comportamento è la scelta più saggia che si possa compiere”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza.
“La brutta notizia che la Sicilia rischia la zona gialla è la conferma che la sanità siciliana è governata male, nonostante l’impegno e la professionalità degli operatori. Musumeci si assuma le sue responsabilità, invece di ‘bollare’ i siciliani come un popolo di irresponsabili”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars.
“Se la nostra regione è la maglia nera d’Italia per vaccinazioni, e conseguentemente per contagi, è perché è mancata una campagna di prossimità e di vaccinazioni a domicilio con il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia. Bisogna attivare una comunicazione porta a porta che aiuti a vincere le resistenze a vaccinarsi senza più attendere che i cittadini si rechino ai centri di vaccinazione. Diversamente le conseguenze saranno drammatiche per la salute e per l’economia. La disposizione di ieri con la quale l’assessore Razza chiede di riconvertire i posti letto Covid alla data del 1 marzo 2021 – conclude Lupo – avrà conseguenze molto negative sulla possibilità di cura delle altre patologie”.