Classifica dei sindaci: il primo cittadino di Palermo in caduta libera. Opposizioni critiche. Catania: Il 39% dei palermitani ha dichiarato che “se domani ci fossero le elezioni comunali voterebbero il sindaco Orlando”
Dopo la pubblicazione della classifica dei sindaci e del loro gradimento da parte del Sole24ore che colloca il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al terzultimo posto su 105 capoluoghi di provincia presi in esame, hanno ripreso il fiato le opposizioni che non le mandano a dire.
“Questa mattina Il Sole 24 Ore ha pubblicato il governance poll 2021 – sottolinea Igor Gelarda capogruppo lega in Consiglio comunale – un sondaggio sull’indice di gradimento dei sindaci dei capoluoghi. Il disastro del sindaco Orlando era largamente preannunciato. Orlando in fondo alla classifica, al centoduesimo posto, con un indice di gradimento al minimo storico. Come potrebbe essere diversamente per un sindaco la cui città è ormai in dissesto funzionale e tra poco anche finanziario? Orlando, ormai alla fine della carriera e di un ultimo mandato politicamente vergognoso, verrà ricordato come il sindaco delle mille bare, dei cumuli di spazzatura, delle voragini sulla strade.Come il sindaco della città che non c’è se non nella sua visione, quella che lui racconta ai giornalisti stranieri. E come il sindaco di un modello di accoglienza fallimentare, quando i primi a non sentirsi accolti in città sono proprio i palermitani”.
“Il dato che stupisce – tuona Marianna Caronia – non è che Orlando sia terzultimo quanto a gradimento. Non potrebbe essere altrimenti visto lo stato comatoso della città e dei suoi servizi. Quel che stupisce è che ci sia ancora una maggioranza di consiglieri comunali, di finta opposizione, che lo tiene ancora al suo posto rifiutando di firmare la sfiducia. Ci sono i numeri per mandare a casa Orlando domani mattina e mettere fine a questa agonia, che non è della Giunta ma della città”.
“Il sondaggio de “Il Sole 24 ore” sul gradimento dei sindaci merita una riflessione approfondita – dichiara Giusto Catania, assessore alla Pianificazione urbanistica, all’Ambiente e alla Mobilità – che non può essere demandata alle dichiarazioni sgraziate delle tifoserie”. “Il calo dei sindaci delle grandi città ha una spiegazione chiara che viene offerta dallo stesso quotidiano di Confindustria secondo cui “nelle grandi città i problemi crescono, soprattutto dopo che il Covid ha imposto una riorganizzazione di strategie e servizi su cui i Comuni da soli non hanno strumenti per intervenire”. “Una situazione che coinvolge il Comune di Palermo – aggiunge Catania – su cui pesano inoltre le criticità del bilancio che, come altre grandi città del Sud quali Catania e Napoli, sono acuite da parametri arbitrari e bizzarri che impediscono la spesa e acuiscono l’evasione tributaria. Questi elementi di analisi sono contenuti inaspettatamente nell’articolo de “Il Sole 24 ore” che scrive testualmente “i buchi di bilancio, affannosamente nascosti sotto il tappeto delle regole contabili, presentano un conto salato nella vita quotidiana dei cittadini privati dei servizi, sfaldano le basi delle democrazia locale e alimentano l’evasione tributaria che peggiora ulteriormente la situazione”.
“È lo stesso quotidiano di viale dell’Astronomia che ritiene necessario una modifica legislativa per far quadrare i bilanci delle grandi città. Nel commentare il sindaco sul gradimento dei sindaci alcuni consiglieri comunali di opposizione, prodighi di dichiarazioni alla stampa, hanno dimostrato di non aver neanche letto la domanda del sondaggio. Il 39% dei palermitani ha dichiarato che “se domani ci fossero le elezioni comunali voterebbero il sindaco Orlando”. “Ricordo che in Sicilia la legge elettorale prevede la vittoria al primo turno col 40%. Mi pare che, malgrado le indubbie difficoltà che sta attraversando la città, non esistano politici o aspiranti candidati in grado di avere queste percentuali di gradimento. Questo sondaggio deve essere uno stimolo ad andare avanti per superare le difficoltà del momento e per concludere questa esperienza di governo avendo tutte le carte in regola per garantire una continuità di visione alla città di Palermo”.
“La classifica di gradimento dei sindaci che vede il primo cittadino palermitano al terzultimo posto – commenta Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani – non fa che confermare quella profonda sfiducia nei confronti delle istituzioni locali, che non hanno dato segnale di unità quando serviva coesione, da parte dei cittadini che non credono più che l’amministrazione locale possa migliorare la loro qualità della vita. Sui servizi carenti e le tante emergenze della città, continuano a non arrivare risposte adeguate , cosi il gradimento cala come le speranze dei palermitani di vivere in una città degna di essere fra le più grandi d’Italia e con una buona qualità della vita”. “Questa sfiducia colpisce soprattutto i nostri giovani e gli abitanti delle nostre periferie che non vedono nella propria città segnali di discontinuità rispetto al passato, soprattutto dopo un colpo cosi grave come quello inflitto dalla pandemia al tessuto economico e sociale di Palermo. Ci auguriamo che quest’ultimo anno di mandato di questa amministrazione locale possa dare un nuovo slancio all’azione politica e amministrativa che è ciò che merita la nostra città”. La Piana conclude “noi come parti sociali siamo pronti a discutere di un piano di rilancio che segni un cambio di passo e che porti alla soluzione concreta dei tanti disagi patiti dai cittadini, non ci presteremo mai a bagarre politiche che non hanno fatto altro che bloccare importanti progetti e azioni che possano far uscire Palermo dalla condizione disastrosa in cui si trova” .