Mafia, dopo 25 anni esce dal carcere il boss Giovanni Brusca. Samonà (Lega): “Una vergogna totale”
Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine pena, il boss mafioso Giovanni Brusca, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia ammettendo, tra l’altro, il suo ruolo nella strage di Capaci e nell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo.
“Una vergogna totale!“. Questo il commento dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà (Lega) alla notizia che oggi Giovanni Brusca ha lasciato il carcere di Rebibbia in cui era recluso da 25 anni.
“Mi domando che Paese è – dice Samonà – quello in cui un feroce assassino, ancorché collaboratore di giustizia, può uscire dal carcere, nonostante si sia macchiato di orrendi omicidi”. “Non è questa la giustizia che vogliamo”, conclude l’assessore leghista della Regione Siciliana.