La fiction “Màkari”, in onda stasera su Rai 1, porta in scena la bellezza del parco di Segesta

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Il Tempio di Segesta, il Teatro, la Grotta di Custonaci, il meraviglioso incanto della Valle del Parco archeologico e la strepitosa costa nord occidentale della Sicilia, saranno stasera una nota di bellezza e di speranza che accompagnerà gli italiani, e non solo loro, in questo nuovo periodo di privazione.

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Le riprese, realizzate durante i mesi di settembre, ottobre e novembre dello scorso anno nel rigoroso rispetto delle norme anti-Covid, ci consegnano una Sicilia bellissima, rassicurante, ospitale, incontaminata non retorica. Un post dove la storia si intreccia a una natura mai scontata e banale.

La coincidenza dei tempi di proiezione della fiction, tratta dalla produzione artistica di Gaetano Savatteri, – dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà sembra quasi un segno della benevolenza di quegli dei che hanno eletto a loro patria la Sicilia. Ancora una volta la Sicilia riesce a lanciare un messaggio di bellezza lasciando aperta la porta alla speranza di una ripresa che è dietro l’angolo. La Sicilia è qui, essenziale, moderna, priva di retorica e orpelli, con la virtù dei suoi operatori che non hanno mai conosciuto cedimenti, che continuano a lavorare per offrire strumenti nuovi per visitare parchi e Musei e che stanno realizzando opere di miglioramento e adeguamento per offrire nuove emozioni e opportunità di visita ai tanti che, con la primavera, torneranno a percorrerne i cammini.

Dirigere il Parco di Segesta – dice la direttrice, Rossella Giglio è un’emozione costante e continua. Una bellezza che appassiona, coinvolge e chiede amore passione e presenza. Far conoscere al mondo intero ciò che ogni giorno abbiamo la fortuna di avere sotto gli occhi è una vera e propria missione: un impegno costante di ricerca, scavo, manutenzione, valorizzazione, promozione delle nostre straordinarie risorse. Màkari sarà magari l’occasione per un viaggio in Sicilia alla ricerca della storia, del mito, dell’ambiente e in un paesaggio che la provincia di Trapani mantiene ancora con tratti di assoluta incontaminazione”.

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