“Perduti luoghi ritrovati”. Il tempo fermato del terremoto del Belice in libro fotografico

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Copertina del libro fotografico di Roberta Giuffrida "Perduti luoghi ritrovati: Poggioreale Antica"

Uno splendido libro fotografico, pubblicato in occasione della ricorrenza dell’anniversario del terremoto del Belice (la notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968). A Poggioreale il tempo si è fermato all’improvviso e ha preso una direzione diversa: un universo parallelo fatto di strade e case abbandonate e distrutte in cui l’opera del tempo e dell’abbandono si è sommato a quel “tempo del terremoto” che ha fermato tutto, congelando cose case e persino l’aria. Le foto in bianco e nero di Roberta Giuffrida restituiscono il senso di questo antico borgo abbandonato.

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“Perduti luoghi ritrovati” raccoglie le foto che Roberta Giuffrida ha fatto a Poggioreale, borgo del trapanese abbandonato dopo il terremoto del Belìce. Con le fotografie di questo libro Roberta Giuffrida ha vinto il primo premio del concorso “Un luogo per ZeroBook” nel 2019, presieduto da Armando Rotoletti. Il concorso annuale promuove la fotografia di luoghi e aspetti del paesaggio umano abbandonati e su cui si punta l’obiettivo per una maggiore attenzione e cura, e per un recupero nella memoria collettiva.

Roberta Giuffrida (Catania, 1976), ingegnere meccanico per formazione e professione, è da sempre appassionata di fotografia, ha partecipato a diversi corsi, workshop, festival di fotografia (Etna Photo Meeting, Med Photo Fest, Ragusa Foto Festival) e numerose mostre collettive dell’ACAF (associazione catanese amatori fotografia). Ama raccontare soprattutto attraverso il reportage narrativo-documentativo, la street photography e la fotografia urbex. Mostre personali: “A Cunziria” per Med Photo Fest: presso il Museo dell’Immaginario Verghiano (Vizzini), e presso la Fototeca Siracusana (Siracusa). È tra gli Autori ammessi al Med Portfolio Contest 2019 (un lavoro esposto presso la GAM di Catania). Nel 2019 ha vinto il concorso fotografico indetto da Girodivite/ZeroBook “Un luogo per ZeroBook”.

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