Covid, sanità siciliana: siamo nel pieno di una tempesta senza timone e controllo della nave
Dopo la circolazione dell’audio del primo ufficiale, il Dirigente Generale della Sanità, e a seguire delle sue dichiarazioni all’Ansa, è chiaro che siamo nel pieno di una tempesta senza timone e controllo della nave. In tutto questo la situazione è tragica ma non seria. Nella chat di gruppo dei dirigenti della sanità siciliana, loro si autodefinivano gli Avengers contro il virus alieno, con tanto di logo della Marvel.
Io ho letto fino alla commozione la lettera di Italo Tripi, ex capo del sindacato palermitano, finito, separato dalla moglie anch’essa malata, ricoverato all’ospedale di Partinico.
Ho sentito piangere un amico in isolamento con il Covid a casa, contagiatosi in una clinica privata palermitana mentre faceva assistenza alla madre ricoverata e successivamente contagiata. Anche la madre è stata trasferita a Partinico ed è deceduta. Il figlio oltre a non averla vista non è potuto andare al suo funerale non avendolo l’Asp liberato.
Questa è la realtà mentre i capi della sanità giocavano a fare i supereroi. Nella tragedia si può essere scarsi, e il quadro che esce dalle dichiarazioni del dirigente generale è questo, si può data la scarsa autorevolezza, non essere seguiti da primari che alcuni a torto, altri a ragione, difendono i loro reparti. Ma i tanti morti Siciliani, le loro famiglie spezzate negli affetti, la popolazione intera dell’isola sempre più disorientata pretende verità e serietà. Se dal quadro emerso sui giornali questa non c’è stata allora chi ha un briciolo di dignità dovrebbe dimettersi. Sarete inadeguati lo stesso ma dimostrereste almeno coscienza. L’isola aspetta il picco ballando sul Titanic ed il comandante ha dato ordine all’orchestrina di suonare per distrarre i passeggeri. Fateci capire invece se dobbiamo calare le scialuppe di salvataggio non rassicurateci inutilmente. È il momento del sì salvi chi può?
Una vicenda allucinante,