Coronavirus, dati sbagliati in Sicilia. Lupo: “PD chiede commissione di indagine all’Ars” 

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“Il PD all’Ars chiede di istituire una commissione parlamentare di indagine sulla gestione dell’emergenza Covid-19 in Sicilia e sui dati relativi al numero dei soggetti positivi”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars.
 
“Al silenzio del presidente Musumeci seguono le prime giustificazioni dell’assessore Razza – aggiunge – e sono davvero deboli ed insufficienti a chiare i diversi aspetti della vicenda, anzi sembra quasi che ‘la pezza sia peggiore del buco’. Oltretutto lo stesso assessore ammette di essere stato a conoscenza dell’errore da alcune settimane. Qui c’è in ballo la salute dei cittadini, finanziamenti pubblici, organizzazione della rete sanitaria, effetti sociali ed economici, stiamo parlando di una vicenda dai risvolti delicatissimi: il Parlamento Siciliano deve essere messo nelle condizioni di capire cosa è accaduto ed il presidente Musumeci venga in aula e si assuma le sue responsabilità”. 

“Oltretutto – conclude Lupo – con il passare delle ore ed il rimbalzare della notizia dei ‘dati sbagliati’ si sta creando un pericoloso effetto nell’opinione pubblica, che da adesso in poi può essere portata a sottovalutare il rischio di contagio pensando che i dati della Regione sono stati, e potranno essere ancora, inattendibili”.

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“I dati sbagliati sui pazienti Covid? Nessuna meraviglia, lo sapevamo e lo avevamo pure denunciato a fine maggio in una interrogazione a Musumeci e  a Razza che è rimasta senza risposta” – afferma la deputata del M5S all’Ars, Jose Marano, che non si dice per nulla sorpresa dell’enorme discrepanza tra i dati reali e quelli denunciati dalla Regione in relazione ai pazienti positivi al Covid-19.

“Avevamo letto – dice la deputata – dal sito on line Catania live university ciò che non faceva altro che confermare quelli che erano i nostri dubbi in merito, e cioè che i  dati epidemiologici riportati dalla Regione siciliana non coincidevano  con il reale andamento dell’epidemia in Sicilia. Secondo la testata, l’Asp di Catania avrebbe inviato una lettera al Servizio epidemiologico della Regione per  richiedere la  correzione ufficiale dei dati,  in quanto, secondo l’Azienda sanitaria provinciale etnea- scrive la testata – questi dati andavano considerati falsi ed inesatti”.  

“La Regione infatti –  racconta Marano – a metà maggio segnalava 10 casi positivi nella provincia di Catania, a fronte dei 3 rilevati dall’azienda sanitaria. A quel punto era lecito pensare che anche i dati relativi alle altre province siciliane fossero inesatti”. “Da qui – afferma la deputata – la nostra interrogazione, considerato che situazione epidemiologica dell’isola è di grande rilevanza ai fini delle  importanti decisioni per la popolazione siciliana legate alla cosiddetta ‘Fase 2’ ed alla ripresa economica del tessuto sociale”. “Su questa vicenda – conclude la deputata – ci aspettiamo precise e circostanziate risposte dal governo, che in diversi aspetti si è rivelato inadeguato a gestire l’emergenza”. 

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