Coronavirus, imprenditori bocciano misure del governo Conte: “Effetti inesistenti”
“Tagliare l’Irap, pagare i debiti della pubblica amministrazione e sbloccare le infrastrutture già dotate di copertura finanziaria”. Il mondo delle imprese boccia le misure finora adottate dal governo Conte e rilancia: “I provvedimenti presi finora – affermano il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese, e i presidenti di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, e Confindustria Siracusa, Diego Bivona – non stanno funzionando, le risorse promesse non sono arrivate e l’effetto sull’economia è inesistente. A questo punto, tagliare subito l’Irap è doveroso. Si tratterebbe di un intervento immediato, diretto e semplice. Portare avanti una miriade di misure a pioggia non serve a nulla. Per le aziende occorrono azioni immediate ed efficaci”. Necessario anche il pagamento dei debiti commerciali alle imprese, “un obbligo in qualsiasi periodo, un imperativo morale in un momento come questo”, aggiungono Albanese, Biriaco e Bivona, che chiedono anche lo sblocco delle infrastrutture già dotate di copertura finanziaria. “Se in 18 mesi è stato realizzato il ponte Morandi a Genova, le opere pubbliche possono e devono essere realizzate in tempi rapidi anche nel resto del Paese”. In Sicilia, ad esempio, secondo l’ultimo rilevamento dell’Ance, sono bloccate 268 opere già cantierabili per 5 miliardi di euro. “Un delitto – concludono i leader confindustriali – per un sistema economico che deve ripartire considerando soprattutto che ogni miliardo investito in edilizia potrebbe generare 17 mila posti di lavoro e un giro d’affari di 3 miliardi e mezzo di euro”.