Rap. Norata: “Mai parlato di avvio di procedure di solidarietà per i dipendenti aziendali”. Cisal: “Smentiti i profeti di sventura”
“Nessuno ha parlato di contratti di solidarietà, né l’azienda ha comunicato al Comune di Palermo l’attivazione, anche potenziale, di questa tipologia di contratti per i lavoratori RAP.
In Consiglio di Amministrazione si è, invece, parlato della necessità di predisporre piani straordinari di riorganizzazione aziendale”.
A dichiararlo il presidente della Rap Giuseppe Norata rispondendo alle dichiarazioni di alcuni sindacati per una presunta lettera inviata all’amministrazione comunale, “che però – assicura – non esiste.”
“Non abbiamo mai celato il rischio della tenuta dei conti per i costi eccezionali di queste settimane – chiarisce Norata – e non abbiamo mai celato che la Rap ha bisogno del personale che è oggi in Reset per poter garantire servizi, essi stessi utilissimi per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Allo stesso tempo, e in sintonia con il Comune, sappiamo e sottolineamo che bisogna risolvere la difficoltà economica dovuta ai ritardi nella realizzazione della VII vasca di Bellolampo, al fine di evitare danni irreversibili alla Rap. Siamo in piena sintonia con l’Amministrazione Comunale che ha sempre garantito il pieno appoggio alla copertura degli extra costi di Bellolampo da ultimo con l’impegno al pagamento della fattura di oltre 9 milioni emessa a dicembre. Rimane invariata la disponibilità per procedere con il passaggio degli operai Reset a Rap – conclude Norata – nella consapevolezza che una volta in organico questi lavoratori avranno le stesse garanzie, gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri dipendenti”.
“La presa di posizione del presidente della Rap Giuseppe Norata fuga ogni dubbio: nonostante qualche profeta di sventura, la società partecipata del comune di Palermo non intende attivare contratti di solidarietà, né prevede di farlo in futuro. Un chiarimento necessario per dare serenità ai lavoratori, mettendo fine a un allarmismo alimentato ad arte”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Fiadel-Cisal.
“Siamo inoltre contenti che sia stato chiarito anche l’orientamento della Rap sulla mobilità di 94 lavoratori da Reset – continuano Badagliacca e Scaglione – Un’operazione voluta dal consiglio comunale, dall’amministrazione attiva e condivisa dai sindacati a livello confederale, che adesso può considerarsi definitivamente risolta. Resta immutato il nostro sostegno alla Rap nella richiesta di risposte concrete da parte della Regione e del Comune per la copertura degli extra-costi, vicenda importante ma che niente ha a che fare con i lavoratori che anzi aiuteranno a incrementare i servizi alla città. Continueremo a difendere i lavoratori, con serietà e credibilità, senza chiudere gli occhi: non lo abbiamo fatto in passato e non lo faremo ora. Non sappiamo se tutti possono dire la stessa cosa”.