Ars boccia esercizio provvisorio. Fava: “Musumeci dovrebbe dimettersi ma non lo farà”
“Un voto politico, a scrutinio palese, che dimostra – ancora una volta – l’inesistenza di una maggioranza di governo. Qualunque presidente, con senso di responsabilità, ne prenderebbe serenamente atto e si dimetterebbe. Musumeci non lo farà mai”.
Lo ha dichiarato Claudio Fava, commentando il voto di oggi pomeriggio dell’Assemblea Regionale Siciliana, che, di fatto, boccia l’esercizio finanziario provvisorio proposto dal governo regionale.
I deputati del M5S all’Ars dopo il voto favorevole al proprio emendamento che di fatto ha bocciato l’esercizio provvisorio dichiarano: “Ancora una volta la maggioranza è caduta in aula e questa volta con voto palese e, soprattutto, con la complicità determinante degli assessori Cordaro e Grasso, che non hanno votato col governo. Anche loro, probabilmente, hanno capito che questa mini-finanziaria, travestita da esercizio provvisorio, era sbagliata nella forma e nel contenuto. Ancora una volta si procede improvvisando e senza una vera bussola, a scapito dei siciliani che dal governo Musumeci finora non hanno avuto nessuna risposta”. “A questo punto – concludono i deputati 5stelle – il governo compia un atto di responsabilità, presentando un testo snello, eliminando tutto il superfluo e attenendosi a quello che prevede la legge”.
“Nessuna paralisi. Quello che è accaduto oggi si è già verificato in passato – sottolinea il vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao – . E il risultato del voto palese dimostra che si tratta di un mero errore che può accadere nella dinamica parlamentare. Al momento della votazione, infatti, erano fuori dall’Aula alcuni parlamentari della coalizione di governo poiché pensavano che il dibattito si sarebbe prolungato. Nessun problema, quindi, domani si prosegue, con l’obiettivo prioritario del Governo Musumeci di approvare il ddl per dare risposte immediate ai siciliani”.
“La soppressione dell’esercizio provvisorio della Regione siciliana, approvato questa sera dall’Ars, rischia di rivelarsi un colpo mortale non solo per migliaia di lavoratori i cui stipendi sono a rischio, come per esempio Lsu, Resais e Pip, ma in generale per l’attività amministrativa che di fatto verrebbe bloccata, al netto delle sole spese essenziali, colpendo gli enti locali. Una vera e propria sciagura che va evitata a tutti i costi: il Governo
regionale e l’Assemblea trovino una soluzione immediata”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Cisal, commentando il voto di questa sera all’Ars.
regionale e l’Assemblea trovino una soluzione immediata”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Cisal, commentando il voto di questa sera all’Ars.