Il volo Venezia-Palermo della Compagnia Volotea, rifiuta di imbarcare un disabile palermitano con la sua carrozzina elettrica
Il volo Venezia Palermo della Compagnia Volotea, rifiuta di imbarcare un disabile palermitano con la sua carrozzina elettrica, abbandonandolo per tre ore in aeroporto senza assistenza ne motivazioni ufficiali. A segnalarlo è il giornalista Ludovico Gippetto.
Brutta disavventura per il 54enne Giovanni D’Aiuto, affetto dalla nascita da patologia neuromuscolare genetica, che comunque non gli vieta di essere uno sportivo instancabile della Red Cobra, la squadra palermitana in cui gioca e allena nella disciplina para Olimpica di Hokey su carrozzina.
La storia inizia venerdì scorso, come uno dei tanti viaggi di routine che Giovanni intraprende con il suo accompagnatore Marcello Cacioppo per recarsi ad un corso di aggiornamento per allenatore, nella località adriatica di Lignano Sabbiadoro. Dopo aver prenota con un mese di anticipo e compilando tutte le schede per i viaggiatori che necessitano di assistenza particolare. munito della documentazione tecnica, della sua inseparabile carrozzina elettronica, che attesta l’idoneità per il viaggio in aereo, parte regolarmente con Ryanair da Palermo per l’aeroporto di Venezia, ignaro di cosa lo stesse aspettando per il suo rientro.
“ Domenica io ed il mio accompagnatore – dichiara Giovanni D’Aiuto – ci siamo presentati alle 15.30, ampiamente in anticipo al banco accettazione della Compagnia aerea Volotea dell’aerostazione di Venezia, per imbarcarci sul volo V7 1218 per rientrare a Palermo. Purtroppo gli assistenti di volo ci informavano che la mia carrozzina elettrica non poteva essere imbarcata per via delle batterie. Subito ho fatto leggere la scheda tecnica dove si evidenziava chiaramente che non si trattavano di batterie al Litio ma al piombo che chiuse ermeticamente sono idonee al viaggio in aereo. Inoltre riferivo che un’altra compagnia mi aveva fatto volare da Palermo a Venezia senza nessun problema. Con molta superficialità-continua Giovanni- e senza nessuna forma di assistenza ci lasciavano per oltre tre ore ad aspettare una risposta ufficiale, facendoci perdere l’aereo e senza proporre una alternativa, come ad esempio togliere la batteria dalla mia carrozzina elettrica e magari farcela recapitare in un secondo tempo. Ho chiamato la Polizia presente in aeroporto che gentilmente ci hanno aiutato a fare un nuovo biglietto aereo con la Ryanair che però partiva da Treviso”.
Giovanni, non si perde d’animo dopo aver comprato un nuovo biglietto di circa 600 euro, contattando un taxi con scivolo abilitato per il trasporto di disabili, e affrontando altre spese, si reca in aeroporto a Treviso dove riesce a prendere il volo che lo riporterà quasi privo di forze, alle due di notte nella sua casa a Palermo.
“Quello che mi è accaduto – prosegue Giovanni D’Aiuto – è ingiusto, scorretto, sul sito della Compagnia Volotea non c’è scritto nulla e comunque potevano informarmi in tempo utile del divieto così da utilizzare una carrozzina tradizionale non elettrica! da tempo sono impegnato nella battaglia per i diritti delle persone con problemi di mobilità e di autosufficienza, porterò l’accaduto nelle sedi opportune affinché altri disabili non subiscano questa violenza gratuita”.
E’ veramente vergognoso lasciare a terra un diversamente abile, la compagnia della volontà stessa si doveva incaricare di portare la persona a Treviso e pagargli loro stessi il biglietto.