Amministrazioni giudiziarie, curatele fallimentari e gratuito patrocinio: Banca S. Angelo anticipa agli avvocati di Palermo i tanti crediti verso lo Stato
La maggioranza dei circa 5.500 legali iscritti all’Ordine degli avvocati di Palermo vanta da tempo ingenti crediti nei confronti dell’amministrazione giudiziaria, relativi alle fatture emesse per il patrocinio a spese dello Stato, per le difese d’ufficio e per le attività svolte da amministratori giudiziari e curatori fallimentari, già accettate dal sistema informatico ma non ancora pagate. L’arretrato accumulato in tutti i distretti che fanno capo alla Corte d’Appello di Palermo ammonterebbe ad alcune decine di milioni di euro.
Adesso, la Banca popolare S. Angelo e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo intervengono insieme con un pacchetto di strumenti finanziari orientati a favorire il superamento di tali difficoltà. Infatti, la banca e il Consiglio hanno definito una convenzione, grazie alla quale i legali del Capoluogo possono ottenere subito l’erogazione di un anticipo su tali fatture fino al 75% dell’importo liquidato, per una durata fino a 18 mesi prorogabili di altri sei, coprendo così il ritardo medio dei pagamenti da parte del ministero della Giustizia.
La banca e l’Ordine, inoltre, hanno concordato a favore degli avvocati palermitani ulteriori agevolazioni su linee di credito, utili allo sviluppo degli studi legali, dell’esercizio e dell’aggiornamento anche tecnologico della professione, quali mutui chirografari e fondiari a tassi particolari.
“In Sicilia, più che altrove, occorre garantire giustizia e legalità – osserva Antonio Coppola, presidente della S. Angelo – e la nostra banca contribuisce a questo obiettivo anche assicurando liquidità immediata e canali finanziari dedicati alla categoria degli avvocati, che devono essere messi nelle condizioni di esercitare al meglio la loro funzione fondamentale prevista dall’ordinamento giudiziario”.
“Il nostro Consiglio – sottolinea Francesco Greco, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo – si è fatto carico delle continue e crescenti lamentele da parte degli iscritti, che vivono, soprattutto i più giovani, il pesante disagio di dovere affrontare quotidianamente spese senza potere incassare crediti. Con questo accordo diamo una risposta concreta e immediata alle loro difficoltà. Il capitale – aggiunge Greco – che un legale investe nella propria professione deve essere ripagato in tempi certi col proprio lavoro per potere essere reimpiegato per approfondire e aggiornare continuamente i contenuti della difesa del cittadino nell’interesse comune di favorire il migliore funzionamento della giustizia”.
La Banca popolare S. Angelo non esclude che a breve si possano stipulare analoghe convenzioni con altri Ordini forensi della Sicilia e con altre categorie professionali.