“Desaparecidos: Il viaggio di Josè”, giovedì presentazione alla libreria “Tantestorie” di Palermo
Quarant’anni senza verità dopo le repressioni, le torture, i rapimenti che dal 1976 al 1983 inghiottirono migliaia di uomini e donne scomparsi nel nulla. Sono i desaparecidos dell’Argentina, vittime della dittatura militare di Jorge Rafael Videla. Una pagina drammatica – in larga parte oscura – della storia recente che rivive nel docufilm dal titolo “Desaparecidos: il viaggio di José”.
Un progetto ancora in itinere – per il quale è stata avviata una raccolta fondi sul sito www.produzionidalbasso.com – ideato dal regista palermitano Gaetano Di Lorenzo e dal fotoreporter José Luis Ledesma, in collaborazione con l’associazione culturale Allunaggio. Che sarà presentato giovedì 26 luglio alle 18 alla libreria “Tantestorie” di Giuseppe Castronovo (via Ludovico Ariosto, 27).
All’evento parteciperanno Mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale – in quegli anni entrato direttamente in contatto con le storie di alcuni prigionieri politici – Gaetano Di Lorenzo e José Luis Ledesma. Con loro dialogheranno Giuseppe Castronovoe Giorgio Mannino, collaboratore del Giornale di Sicilia e uno degli autori del progetto.
Lungo il filo della memoria, il docufilm racconta il viaggio di Ledesma per i paesi siciliani – l’isola nell’immediato dopoguerra ha fatto i conti con una forte ondata migratoria verso il Sudamerica – alla ricerca dei parenti delle vittime, dei testimoni e di quanti, tra giornalisti e uomini di Chiesa, si sono impegnati in quegli anni bui.
“Da giovane sacerdote che esercitava il suo servizio pastorale a Grammichele – dichiara Pennisi – ho conosciuto le vicende di alcuni prigionieri politici vittime della dittatura militare in Argentina. Mi sono dato da fare e grazie a ‘Caritas Internazionale’ e ‘Giustizia e Pace’ ed altre organizzazioni umanitarie come ‘Amnesty International’, sono riuscito in collaborazione con altri a farne liberare alcuni portandoli in Italia. Altri purtroppo sono spariti nel nulla. A distanza di tanti anni – conclude – è importante non dimenticare questa tragedia umanitaria per evitare che si ripeta in altri paesi”.
Di Lorenzo spiega come è nata l’idea: “Ho sentito la necessità di raccontare la storia dei desaparecidos di origine siciliana attraverso il viaggio di un argentino, José Luis, che da trentacinque anni vive in Italia e da più di venti a Palermo. Lui ha raccontato, in qualità di giornalista, quei tragici fatti. Il viaggio di José – conclude – è pensato come una missione, utile a far conoscere alle nuove generazioni le vite di persone dimenticate”.
“Credo sia fondamentale che anche le nuove generazioni sappiano cos’è successo in Argentina tra il ’76 e l’83”, afferma Ledesma. “Per caso ho conosciuto Di Lorenzo, il quale incuriosito dalla mia storia, ha voluto sapere di più sulla dittatura militare argentina. Così è nata l’idea di un progetto per molto tempo solo accarezzato, ma che adesso è in fase di lavorazione. Per completarlo, però, abbiamo bisogno di fondi”.