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ANCRA Sicilia: "Il caos rifiuti si poteva evitare, esistono gli strumenti ma ci vuole la volontà politica"

“Il caos rifiuti che si vive in questi giorni in Sicilia si sarebbe potuto in parte evitare se solo ci fosse stata la volontà politica di attuare una serie di provvedimenti, inclusa la realizzazione delle micro aree ecologiche a basso impatto ambientale che, peraltro, fanno parte di un progetto già approvato”.



È quanto denuncia Maurizio Calaciura, presidente di ANCRA Sicilia, l’associazione dei commercianti di materiale elettrico ed elettronico, aderente a Confcommercio.



“Le micro aree risolverebbero il problema della raccolta dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e, se venissero anche un minimo allargate, potrebbero accogliere anche rifiuti ingombranti – aggiunge Calaciura – come divani, pezzi di mobilio e quant’altro oggi viene abbandonato per strada. Non dimentichiamo che da agosto anche i cellulari rotti, i piccoli telecomandi dei cancelli elettrici o ancora la semplice bambola parlante con cui giocano le bambine, saranno considerati RAEE e, quindi, dovranno essere conferiti correttamente, non gettati nella spazzatura di casa”.



Criticità della raccolta rifiuti nella nostra Regione, soluzioni e strumenti attuativi sono gli argomenti che saranno al centro del convegno/tavola rotonda che si terrà lunedì prossimo, 11 giugno, alle ore 9,30, alla Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, a Palermo. Interverranno, tra gli altri, oltre al presidente di Ancra Sicilia, Maurizio Calaciura, il Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, il Presidente di Confcommercio Nazionale, Carlo Sangalli, l’assessore regionale Energia e Ambiente, Alberto Pierobon, il responsabile del dipartimento Mezzogiorno di Eurispes, Saverio Romano, l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla e il professore Aurelio Angelini dell’Università di Palermo.




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