Il palermitano Stefano Savona vince il premio “Oeil d’or” come miglior documentario a Cannes
Ha vinto il premio “Oeil d’or” come miglior documentario di questa edizione di Cannes 2018 il film di Stefano Savona con le animazioni di Simone Massi, «La strada dei Samouni» (Samouni Road), presentato in Concorso alla Quinzaine Des Réalisateurs. Il prestigioso premio, assegnato al miglior documentario del Festival, è lo stesso che lo scorso anno è stato assegnato a “Visages Villages” di Agnès Varda. La Cineteca di Bologna – che ha sostenuto il film fin dalla fase di sviluppo – distribuirà il film nelle sale italiane nella prossima stagione.
«La strada dei Samouni» è prodotto da Picofilms, Dugong Films con Rai Cinema, Alter Ego Production, in coproduzione con ARTE France Cinéma, ARTE France Unité Société et Culture.
Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite.
Stefano Savona, documentarista pluripremiato in Italia e nel mondo, palermitano trapiantato a Parigi, archeologo e antropologo, che dal 1999 realizza installazioni video (tra cui “D-Day”, presentato nel 2005 al Centre Pompidou) e gli apprezzati documentari “Primavera in Kurdistan” (2006), candidato al David di Donatello, “Piombo fuso” (2009), Premio speciale della giuria Cineasti del presente a Locarno, “Palazzo delle Aquile” (2011), insieme ad Alessia Porto ed Ester Paratore, vincitore del Grand Prix di Cinéma du Réel e “Tahrir Liberation Square” (2011), vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento.
Le animazioni sono di Simone Massi, uno dei più affermati animatori indipendenti italiani riconosciuto a livello internazionale, noto per disegnare a mano ogni singolo fotogramma dei suoi cortometraggi che hanno girato in più di 60 paesi del mondo dove hanno raccolto più di 200 riconoscimenti, già autore di cinque edizioni della sigla e del manifesto del Festival di Venezia.
La sceneggiatura è di Stefano Savona, Léa Mysius, Penelope Bortoluzzi; la fotografia di Stefano Savona; il suono di Jean Mallet, Margot Testemale; il montaggio di Luc Forveille; la musica di Giulia Tagliavia.
Il film ha ottenuto il sostegno di Eurimages, Cnc, MibacT – Direzione Generale Cinema, Ciclic, Regione Marche – Marche Film Commission, Île de France, Cineteca di Bologna, Trentino Film Commission, Regione Lazio, Luca Rossi per Produttori Associati e Fondazione Piano Terra Onlus.
Le vendite internazionali sono di Doc & Films International; la distribuzione internazionale è a cura di Jour2Fête.
“Un’altra eccellenza palermitana riconosciuta a livello internazionale. Affettuosi e sinceri complimenti a Stefano Savona per aver guadagnato l’Oeil d’or come miglior documentario al Festival di Cannes – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano -. Ma un ringraziamento va anche al Sicilia Queer Fest per aver scelto di aprire la nuova edizione con la proiezione, in prima nazionale, proprio del documentario vincitore “La strada dei Samouni” di Savona. Segno che il festival riesce ad aprire una finestra internazionale su Palermo”. Il Sicilia Queer Film Fest è inserito nel programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura.