Musumeci ricorda Impastato: “Una voce fuori dal coro”
“Una voce fuori dal coro. Quando quasi tutti a Cinisi facevano finta di non sentire e di non vedere, Peppino Impastato, con coraggio e in solitudine, denunciava i forti interessi della mafia e prendeva in giro, con ironia, il boss del paese, Gaetano Badalamenti. Il giovane attivista di Democrazia proletaria, pur di tentare di bucare quel muro di omertà e indifferenza, aveva messo in discussione anche il rapporto con la propria famiglia”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commemorando il giovane giornalista di Radio Aut, il cui corpo fu ritrovato, dilaniato, il 9 maggio del 1978.
“A quaranta anni da quel delitto – continua il governatore – la voce di Peppino non è però rimasta isolata. Infatti, grazie alla caparbietà di mamma Felicia, che ha sempre ricercato la giustizia e non la vendetta, e a ‘Casa memoria’, animata dal fratello Giovanni, la storia di Impastato e il suo esempio di uomo libero e giusto rappresentano un modello per quelle generazioni che non si vogliono rassegnare”.