Cnr, assemblea permanente dei ricercatori. La solidarietà del segretario della Flc Cgil Palermo Franca Giannola
“I ricercatori del Cnr chiedono un’attenzione verso la ricerca che nel nostro Paese non c’è. Il loro lavoro continua a essere ritenuto come secondario, non c’è alcun riconoscimento del valore della loro ricerca. Anche a Palermo ci sono ricercatori precari da 15 e da 12 anni che si trovano nella paradossale situazione di essere stabilizzati come precari e mai con la dignità di lavoratori effettivi”. A dichiararlo è il segretario Flc Cgil Palermo Franca Giannola, che questa mattina ha portato la solidarietà del sindacato ai 66 precari palermitani del Cnr da ieri sera in assemblea permanente, assieme al personale tecnico amministrativo, nella sede territoriale di via La Malfa.
La protesta, in corso in tutta Italia, è mirata a a chiedere un finanziamento nella legge di bilancio che garantisca la stabilizzazione per tutti, nessuno escluso. Si tratta di precari in bilico a ogni scadenza di contratto, che a Palermo sono impegnati nei settori della medicina biologia, chimica, ingegneria, informatica, statistica, matematica e scienze della comunicazione. “L’assemblea permanente durerà fino a quando non arrivano le risposte che i ricercatori aspettano. Il clima, nell’attesa degli emendamenti alla legge di bilancio, è surriscaldato – aggiunge Franca Giannola – perché non c’è alcuna certezza del risultato. I numeri emersi dalla bozza di bilancio sono insufficienti. Finora non sembra esserci la volontà politica di finanziare adeguatamente la stabilizzazione del Cnr. Per questo la preoccupazione che non ci sia la volontà politica di finanziare adeguatamente il processo di stabilizzazione è alta”.
Nella mozione votata a livello nazionale dall’assemblea del personale, con il supporto di Flc Cgil e Fir Cisl, che hanno confermato lo stato di agitazione del personale, si chiede al presidente del Cnr di adoperarsi assieme al Cda per fornire il massimo supporto alle richieste del personale presso il governo e il Parlamento.
“Stiamo rendendo l’Italia un Paese invivibile, proprio perché non riusciamo a dare opportunità a quei lavoratori che potrebbero aiutare tutti ad uscire dal pantano in cui ci troviamo. – lo ha detto il senatore di Mdp – Articolo 1 Francesco Campanella a proposito della protesta dei ricercatori precari del Cnr che lottano per la stabilizzazione dei propri contratti lavorativi -. La ricerca con maggiore flessibilità voluta dal PD porta solo ad un impoverimento collettivo e a consumi interni piu depressi. La ricerca e l’innovazione possono portarci a nuove conoscenze, in tutti i settori produttivi, facendo riavere al nostro Paese un posto tra le eccellenze nel settore della ricerca, che ha già avuto in passato. Non si può governare l’Italia impiegando i fondi disponibili solo per le banche e per i bonus utili in campagna elettorale. Appoggiare la battaglia dei ricercatori – ha concluso – è una battaglia per la qualità di tutta l’Italia”.