La XXVII legislatura del parlamento siciliano non inizia nel migliore dei modi. Dopo l’arresto, nei giorni scorsi, di Cateno De Luca (eletto nella lista dell’Udc), per associazione a delinquere finalizzata a violazioni fiscali, il neo deputato di Sicilia Futura Edy Tamajo, il più votato tra i candidati palermitani e il terzo in Sicilia (13.984 voti), è indagato dai pm di Palermo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
Tamajo, intanto, ribadisce la sua innocenza. “Apprendo con stupore dell’avvio dell’inchiesta giudiziaria nei miei confronti – scrive su Facebook – posso affermare, senza timore di smentita, di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull’attività quotidiana a favore della gente e della collettività. Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico”. “Ho dato la mia totale disponibilità all’autorità giudiziaria per chiarire questa incresciosa vicenda che sono sicuro, grazie al lavoro dei miei avvocati, riuscirò prestissimo a dimostrare che si tratta di un infondato castello di accuse. Starò in silenzio per qualche giorno; un silenzio pieno di rabbia e un cuore lacerato che batte forte”.
E intanto il M5S, torna all’attacco, con un post su Facebook dell’ex candidato presidente Giancarlo Cancelleri: “Si sta delineando uno scenario inquietante. L’indagine su Tamajo – , scrive Cancelleri – “arriva dopo l’arresto di De Luca e dopo la denuncia sulle preferenze di Luca Sammartino che sarebbero state ottenute con anziani interdetti portati a votare senza il consenso dei familiari. I voti degli impresentabili a queste elezioni sono stati 100 mila. La vittoria di Musumeci è sicuramente contaminata”, aggiunge, “ma potrebbe anche essere falsata dalla compravendita di voti. Se per batterci hanno barato in questo modo, vuol dire che non gli è rimasta più alcuna arma lecita da utilizzare”. Cancelleri annuncia che presto scriverà un’altra lettera all’Osce, al quale il M5S aveva chiesto un intervento di controllo durante il voto, per riferire “gli scandali che si stanno scoprendo in questi giorni”.
“Ho piena fiducia nella magistratura, a cui riconosco rigore e serietà, e confido che accerti rapidamente i fatti e che possa rendere giustizia a un giovane come Tamajo” – scrive in una nota il leader di Sicilia Futura Salvatore Cardinale. “Sicilia Futura ha condotto una campagna elettorale ‘francescana’ – sottolinea l’ex ministro – senza grandi mezzi e grandi risorse. Questo vale anche per Tamajo e la sua famiglia. Ho parlato telefonicamente con lui: mi ha giurato tra le lacrime, e io ci credo, di non avere mai conosciuto, né visto, né parlato con i protagonisti di questa vicenda esecrabile che lede l’immagine della Sicilia e delle sue istituzioni”.
Intanto, Cateno De Luca, ieri è stato assolto dal Tribunale di Messina in un procedimento per tentata concussione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Un processo che durava da 5 anni per una presunta speculazione edilizia, in cui avrebbe anche favorito imprese legate alla sua famiglia, nel suo comune Fiumedinisi dov’è stato sindaco due volte.