“In Sicilia libertà di voto a rischio”: Il M5s chiede gli osservatori Osce. Campanella: “Sentire Di Maio parlare di osservatori sui processi di voto fa sorridere”
“Chiediamo all’Osce l’invio degli osservatori internazionali in Sicilia per monitorare il corretto svolgimento delle elezioni, siamo molto preoccupati per il rischio voto di scambio”. Così il leader del M5s Luigi Di Maio e Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione siciliana. “Corruzione, voto di scambio, truffa aggravata sono i reati ricorrenti tra gli ‘impresentabili’ in Sicilia – continua Di Maio – spesso legati a settori come la sanità, le infrastrutture, i trasporti e la formazione professionale”.
“Siamo preoccupati dalla libertà di voto. C’è un serio problema di voto di opinione e le premesse per un voto di scambio ci sono tutte” – evidenzia Di Maio –. “Se l’Antimafia presenterà l’elenco degli ‘impresentabili’ in Sicilia dopo le elezioni farà ridere tutto il mondo. Faccio appello a Rosy Bindi perché velocizzi la presentazione dell’elenco prima del voto, altrimenti questo Paese sarà lo zimbello e all’Osce si faranno una risata”.
“Sentire Di Maio parlare di osservatori sui processi di voto fa sorridere” – dice il senatore di Mdp – Articolo 1 Francesco Campanella commentando le parole di Luigi Di Maio oggi all’Assemblea regionale Siciliana che ha parlato di ‘impresentabili’ in lista -. “Parliamo di un partito che celebra le proprie votazioni online senza preavviso e senza controlli da parte di nessuno, senza informazioni agli iscritti e quando il risultato delle elezioni on line non convince, invalida il risultato e chiede a tutti gli attivisti di fidarsi di Grillo. Una sorta di partito da Repubblica delle Banane”.
“Che la visione della democrazia del centrodestra – aggiunge il senatore – sia “penalmente interessante” e quella del PD sia destinata a pagare l’attività predatoria dei crocettiani, con buona pace di Fabrizio Micari è anche vero, ma che i 5 stelle indossino il panni delle vestali della democrazia farebbe sorridere se la loro faccia di bronzo non fosse sostenuta da un imponente apparato di comunicazione”.