Elezioni, Forello (M5S): “Per Palermo reddito di cittadinanza e moneta complementare”

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Ugo Forello (M5S)

In vista delle prossime elezioni comunali di domenica 11 giugno a Palermo, conosciamo le proposte e i progetti del candidato sindaco del M5S Ugo Forello.

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Il reddito di cittadinanza potrebbe rivitalizzare il tessuto socio-economcio della città?

“Il reddito di cittadinanza è una misura di civiltà, che l’amministrazione 5stelle istituirà a Palermo. Il diritto alla casa, al lavoro e alla dignità sono i tre pilastri attorno ai quali è stato costruito il programma del M5S per Palermo. In questa città 20 mila famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta. Oltre ai pensionati minimi, costretti a sopravvivere con 500 euro al mese, ci sono ragazzi, disoccupati, lavoratori autonomi, inoccupati, tra cui madri e padri divorziati e professionisti schiacciati dalle tasse e dalla crisi. Questo è inaccettabile. Il reddito di cittadinanza è un incentivo economico di 400 euro al mese, da distribuire a mille famiglie palermitane che vivono in gravi difficoltà economiche. Ad accedere alla misura sperimentale saranno i residenti a Palermo da almeno 5 anni, famiglie mono genitoriali e con figli minori, con reddito Isee massimo di 6.517 euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 5.000 euro. Un progetto già sperimentato a Livorno e a Pomezia. La novità consiste nel fatto che le somme saranno erogate in una moneta complementare locale, coinvolgendo le piccole e medie imprese commerciali di quartiere. Una moneta alternativa all’euro che cittadini e commercianti potranno riutilizzare all’interno del circuito di attività convenzionate. La stessa moneta potrà essere utilizzata per pagare le tasse comunali”.

Lei ha criticato l’operato dell’Amministrazione uscente…

“Quello che sta facendo l’Amministrazione uscente nell’ultimo mese, lo trovo non solo scorretto ma un po’ ridicolo poiché una serie di iniziative sono evidentemente di stampo elettorale. Per esempio la costituzione, alla fine dei cinque anni, della figura del “Disability manager”, quando questa proposta l’abbiamo lanciata noi circa due mesi fa, volerla realizzare a fine mandato, dopo che questa città è stata resa assolutamente impraticabile ai diversamente abili con la realizzazione di opere che non hanno considerato quelli che sono i bisogni degli stessi, significa prenderci un po’ in giro”.

I cantieri hanno creato diversi problemi ai cittadini palermitani ma soprattutto ai commercianti delle vie interessate. Qual è la proposta dei Cinquestelle per rivitalizzare il tessuto socioeconomico della città?

“Ci vuole capacità di gestione, chiarezza con i cittadini e trasparenza. Molti cittadini si sono lamentati non solo per i tempi lunghi dei cantieri ma per il fatto che il Comune non è stato chiaro con loro. Il Comune deve essere chiaro. Deve avere un rapporto trasparente con i cittadini. Se ci fossi stato io come amministratore del Comune di Palermo avrei già rescisso l’appalto con la Tecnis e avrei affidato i lavori ad un’altra ditta in grado di completare i lavori come l’anello ferroviario”.

Parliamo del centro storico e dei mercati storici…

“E’ sotto gli occhi di tutti il più grosso fallimento, in questi cinque anni, dove non si è fatto nulla. Noi vogliamo puntare su una riattivazione dei mercati storici anche attraverso incentivi economici che possono portare gli artigiani a fare rivivere mercati come quello oramai scomparso come quello della Vucciria. Regolarizzare in modo sano tutte le attività. Realizzare la raccolta differenziata in queste zone. Intervenire attraverso una pianificazione che è mancata in questi anni”.

Perché è arrivato a fare un appello invitando a non esasperare i toni… Cosa non le sta piacendo di questa campagna elettorale?

“Nei confronti della mia persona si sono fatti i raggi X ed in particolare, sulla mia storia, sulle mie origini, sulla mia famiglia ma mai si è trovato qualcosa da ridire. Se avessero fatto questo nei confronti degli altri candidati non so cosa sarebbe successo. Noi ce l’aspettavamo poiché siamo una forza politica nuova, fatta da cittadini che non ha poteri dietro volti a proteggerci. Sapevamo che questo sarebbe stato un percorso complesso ma più ci denigrano e criticano, più cresciamo e vinciamo”.

Quali sarebbero i primi obiettivi di una ipotetica giunta pentastellata a Palazzo delle Aquile?

“Deleghe alle diverse circoscrizioni per potere agire. Decoro urbano e verde pubblico anche attraverso il piano strade e buche che noi abbiamo già presentato, che prevede di intervenire subito su quelle situazioni più gravi ed emergenziali. Terzo punto: lavorare sulla mobilità di questa città. Lavorare sulla Ztl, migliorare lo sviluppo delle pedonalizzazioni e, soprattutto, sul sistema dei trasporti integrato che ancora in questa città non ha impiegato alcuna risorsa”.

L’eventuale successo a Palermo darebbe un ulteriore slancio in vista delle regionali del 5 novembre?

“Certo, per ora siamo concentrati su Palermo ma è ovvio che tantissime questioni di interesse del Comune riguardano le competenze della Regione. Ritengo che avere Comune e Regione che dialoghino sia fondamentale per lo sviluppo sociale, economico e culturale di Palermo”.

 

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