Elezioni, La Vardera: “Cammarata ha amministrato male Palermo ma Orlando ha fatto peggio”

0

Ismaele La Vardera

In vista delle prossime elezioni comunali di domenica 11 giugno a Palermo, conosciamo le proposte e i progetti del candidato sindaco Ismaele La Vardera sostenuto da Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Il Centro Destra.

Banner Rag Giuseppe Pannullo

 

Leggo sulla sua bacheca di Facebook: “Tutti vogliono il cambiamento, pochi sono disposti a metterci la faccia perché esso avvenga”. Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Il Centro Destra in che modo vogliono il cambiamento?

“Palermo come viene raccontata dal Sindaco uscente sembra la città dei sogni, delle favole. Dove siamo “Capitale della Cultura”, dove tutto funzione bene. Credo che la disamina che fa il sindaco uscente sia fuori dalla realtà. La politica ha perso il contatto con la gente. Il cambiamento deve avvenire innanzitutto ascoltando le legittime esigenze della gente ma non a Palazzo delle Aquile ma nelle periferie. E’ da tre mesi che giriamo tutto il territorio con il “lapino”. Palermo ci chiede delle cose normali”.

A Palermo cosa manca per essere definita una città “normale”

“I programmi per questa città che stiamo facendo tutti i candidati sindaco sono sicuramente importanti ma trovo solo parole e poca concretezza. Bisogna portare la luce a Brancaccio, collegare meglio le periferie, insomma, bisogna ricordare che Palermo non sono solo le vie Libertà, Roma, Maqueda ecc, ovvero il salotto buono della città. Sono i quartieri popolari che rendono Palermo la quinta città d’Italia, popolosa ma penalizzata dai servizi essenziali che mancano. Bene “Capitale della Cultura”, bene “Capitale dei Giovani” ma ai cittadini palermitani interessa che i servizi funzionino, che l’autobus arrivi sotto casa, avere i cassonetti per conferire l’immondizia, avere le strade illuminate la sera per avere garantita una maggiore sicurezza”.

Un suo slogan elettorale dice: “Contro i Golia per una città libera”. Chi sono i Golia?

“I Golia sono coloro che hanno amministrato da oltre trent’anni la città con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

Comunque, anche il centro destra ha amministrato Palermo…

“Il centro destra ha amministrato Palermo per un breve periodo, comunque, non a caso che non sono il candidato vicino a Cammarata. Il nostro centro destra è l’unico vero centro destra poiché non crediamo ai cambi di casacca, non crediamo nella salvezza sulla via di Damasco dell’amico Fabrizio che ha deciso di passare dalla sinistra a Forza Italia. Non a caso loro non sono nella nostra squadra. Da noi c’è solo il centro destra che è sempre stato a destra. Che Cammarata abbia amministrato male la città è sotto gli occhi di tutti ma sicuramente Orlando ha fatto anche peggio”.

Dal pane con la milza e cannolo di Matteo Salvini al gelato di Giorgia Meloni quale valore aggiunto hanno portato a Palermo questi due leader nazionali a sostegno della sua candidatura?

“Una scelta di coraggio da parte loro poiché decidere di affidare la candidatura della quinta città d’Italia a un ragazzo di 23 anni, rappresenta una scelta di lungimiranza politica. Diciamo sempre che le classi dirigenti di partito si debbano rinnovare, c’è chi dice che bisogna rottamare quando poi non rottamano neanche se stessi. Dei leader nazionali hanno deciso realmente di rottamare dando fiducia e spazio ad un giovane. Con la loro presenza a Palermo hanno portato innanzitutto un valore di coraggio e concretezza. Con Giorgia Meloni abbiamo firmato un patto per la città dove mettiamo al centro la sicurezza, la famiglia, in sintesi, un appoggio alla mia campagna elettorale basato sui contenuti.

Al di là di come andrà a finire questa competizione elettorale, ci sono i margini per dare continuità a questa esperienza politica?

“Assolutamente sì. Qualsiasi risultato raggiunga con la mia candidatura bisogna ottimizzarlo per le prossime regionali”.

Da parte del più giovane candidato sindaco ci si aspetta una proposta innovativa per la città…

“La digitalizzazione totale dei servizi burocratici garantendo il massimo della trasparenza. La mia proposta è innovazione e una visione giovane della città partendo soprattutto dalle periferie. Ad esempio Mondello va pedonalizzata”.

Essere giovani significa avere una visione nuova della città anche se potrebbe essere penalizzante la mancanza di esperienza politica…

“Il sindaco uscente con la sua grande esperienza sbandierava ai quattro venti che il “sindaco lo sapeva fare”…. i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta vedere l’assoluta inefficienza delle partecipate”.

Qual è la prima cosa da realizzare a Palermo?

“Il riassetto dirigenziale del Comune. Una macchia comunale funziona se la burocrazia garantisce il giusto funzionamento. Bisogna rivedere il sistema delle partecipate dove ci sono molti sprechi. Bisogna razionalizzare i costi.

Lei ha votato per Musumeci, alle prossime regionali lo rivoterebbe?  

“Credo che in un panorama politico confuso sia una delle poche persone serie che è stato sempre dalla stessa parte. Inoltre, quando ha amministrato la Provincia di Catania e da presidente della commissione Antimafia dell’Ars, ha sempre fatto un buon lavoro. In questo momento non vedo un altro soggetto politico che possa cambiare la Regione, quindi, rivoterei per Nello Musumeci”.

In prospettiva, lei si potrebbe ritagliare un ruolo nella squadra di Musumeci…

“Io, per tre mesi, ho lavorato come consulente di Musumeci alla Commissione Antimafia. Conosco Nello ed il suo movimento “Diventerà Bellissima”. Ci guardiamo a distanza ma con affetto. In prospettiva le nostre strade potrebbero incontrarsi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *