Sicindustria lancia il Piano Florio: “Il futuro dell’Italia passa dalla Sicilia e dal Sud”

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Per presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo “Il Mezzogiorno non è la periferia d’Italia: è la condizione della sua crescita futura”

LUIGI RIZZOLO E EMANUELE ORSINI

LUIGI RIZZOLO E EMANUELE ORSINI

Il Mezzogiorno come motore della crescita nazionale, la Sicilia come modello di sviluppo del Mediterraneo e un patto condiviso per trasformare la crescita episodica in una traiettoria stabile per tutto il Paese. Sono stati questi i temi al centro dell’Assemblea pubblica 2025 di Sicindustria, partner della rete Enterprise Europe Network, dal titolo “Investire al Sud per fare crescere l’Italia”, che oggi pomeriggio, a Palermo, ha riunito a Villa Igiea, oltre 300 imprenditori e rappresentanti istituzionali.

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Un appuntamento segnato da un momento simbolico: la condivisione del Piano Florio, un patto proposto dal presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla presenza dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Un gesto che “segna l’inizio di un percorso comune, non un punto di arrivo”, ha detto Rizzolo, che ha aggiunto: “Il Mezzogiorno non è la periferia d’Italia: è la condizione della sua crescita futura”. Il presidente di Sicindustria ha ricordato che la Sicilia oggi cresce più del resto del Mezzogiorno e che il Mezzogiorno cresce più del resto del Paese. “La Sicilia è prima tra i primi. Ma perché questa traiettoria diventi davvero strutturale – ha aggiunto – serve una visione condivisa, un metodo. Non vogliamo assistenza, ma alleanza. Non vogliamo risorse a pioggia, ma regole chiare, infrastrutture moderne e tempi certi”.

Il Piano Florio, ha spiegato, risponde a questa esigenza attraverso cinque priorità: semplificazione amministrativa, infrastrutture competitive, uso efficace dei fondi europei, politica industriale moderna e capitale umano. “Se cresce il Sud, cresce l’Italia. E se cresce la Sicilia, cresce il Sud”, ha sottolineato Rizzolo. Un messaggio raccolto dal presidente della Regione, Renato Schifani, che ha definito la giornata “un passaggio decisivo nel rapporto tra istituzioni e imprese”. Schifani ha ribadito l’impegno della Regione: “Le istituzioni non possono essere spettatrici. La sfida dello sviluppo la si vince insieme, accelerando sui progetti, sulle autorizzazioni, sulla programmazione delle risorse europee. La collaborazione con il sistema produttivo, da parte del mio governo, è ormai un metodo di lavoro, non un’eccezione”.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, ha insistito sulla dimensione nazionale della partita meridionale: “Il governo – ha detto – sostiene un modello in cui imprese, lavoro e istituzioni remano nella stessa direzione. Il modello Zes ha dimostrato di funzionare come moltiplicatore del reddito tant’è che nella nuova finanziaria il valore dell’investimento Zes è passato dal 7 al 13 per cento e l’intervento su base annuale è passato a un intervento su base triennale”. Sbarra ha quindi sottolineato che “nulla è cambiato rispetto alla gestione commissariale e che anzi il Sud ha guadagnato dal fatto che è stato creato un dipartimento per il Sud”

Dalla politica industriale arriva la conferma del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha indicato nella Sicilia “una piattaforma naturale dell’energia e della tecnologia del Mediterraneo. Qui ci sono le condizioni per integrare energia pulita, manifattura e innovazione”.

Anche Carolina Varchi, responsabile del Dipartimento politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia, ha richiamato la necessità di una strategia di lungo periodo e, dopo aver ringraziato il presidente Rizzolo “per il graditissimo invito a questa iniziativa verso la quale ho avuto modo di condividere con la presidente Meloni, l’apprezzamento non solo per la peculiarità della organizzazione, ma anche soprattutto per lo sforzo contenutistico che è stato fatto”, ha sottolineato: “Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha dato al Mezzogiorno la visione che serviva. Non più assistenza ma alleanza per far crescere le imprese e rendere la Sicilia capitale del Mediterraneo industriale realizzando quello che fu il grande sogno dei Florio. Ottime le proposte di Sicindustria, mi impegno a portarle avanti”.

In chiusura, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha lanciato un messaggio chiaro: “Il futuro dell’Italia passa dal Mezzogiorno, e passa da qui, dal sistema produttivo che oggi la Sicilia sta dimostrando di saper attrarre e valorizzare. Il Piano Florio è una proposta concreta, che mette al centro i temi giusti. Noi abbiamo bisogno che tutta l’Italia viaggi alla stessa velocità e che le imprese rimangano nel loro territorio. Confindustria sarà al fianco di Sicindustria e del suo presidente in questo percorso”.

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