Turismo, BTE. Oggi l’apertura con la presentazione della ricerca del CST sugli ultimi 10 anni del settore in Sicilia
Sale indice turistico ma non frena declino delle attività commerciali
Al via questa mattina la IX BTE, Borsa del Turismo Extralberghiero di Confesercenti Sicilia co-organizzata insieme all’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. In apertura sono stati illustrati i dati della ricerca commissionata al CST, il Centro Studi Turistici di Firenze alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale di Confesercenti Nico Gronchi, del presidente regionale Vittorio Messina, dell’assessore regionale del Turismo Elvira Amata, dell’assessore delle Attività produttive Edy Tamajo, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e dell’assessore comunale al Turismo Alessandro Anello.
I risultati mettono in evidenza alcune correlazioni tra la progressiva affermazione del settore e le dinamiche territoriali di tre sistemi economici della regione: i comuni capoluogo, i comuni costieri e l’area dei Nebrodi:1. L’indice di densità turistica della Sicilia è salito da 561,7 presenze per Km2 del 2015 a 671,6 per Km2 del 2024, grazie soprattutto all’aumento degli stranieri che sul totale regionale superano la soglia del 50%. Lo sviluppo del turismo nell’ultimo decennio ha spinto gli investimenti verso le imprese della ricettività, trasformando profondamente l’intero sistema di offerta.
Il ruolo trainante del turismo ha contribuito allo sviluppo di nuova imprenditorialità nei diversi sistemi territoriali osservati con un saldo del +3,7% di nuove attività produttive, nonostante la popolazione residente sia diminuita dl – 4,6%.

Uno dei settori correlati al turismo che ha maggiormente beneficiato del trend positivo è la ristorazione che in dieci anni ha incrementato le attività produttive di 2.890 unità.
Gli effetti positivi del turismo non hanno fermato invece il declino delle attività commerciali che hanno registrato un saldo negativo di 6.150 imprese. Un fenomeno complesso generato da molteplici cause, alcune delle quali potrebbero ricondurre alle esternalità negative del turismo, oltre che ai cambiamenti delle abitudini di consumo, lo spopolamento delle aree, il calo generalizzato dei consumi, e altre cause.
“L’incrocio di queste poche variabili – ha detto il direttore del CST Alessandro Tortelli – racconta come il turismo sia ormai una componente strategica di molti sistemi territoriali della regione. Una serie di approfondimenti mirati potrebbero fornire utili informazioni al sistema di governance per coniugare al meglio le scelte strategiche tra tradizione e innovazione”.
“L’andamento del settore turistico è più che positivo – ha detto Elvira Amata – Il lavoro che va fatto, adesso è quello di mettere a sistema gli investimenti per favorire sempre più uno sviluppo del settore indirizzato prioritariamente alla sostenibilità dei territori. La BTE anche quest’anno in sinergia con l’Assessorato Turismo fa il punto sull’evoluzione del turismo con un preciso focus sull’extralberghiero, il settore che più sostiene il processo di destagionalizzazione e delocalizzazione al centro delle politiche di governo. I numeri ci dicono che è un processo ben avviato da rafforzare sempre più per coinvolgere anche destinazioni turistiche meno conosciute ma non per questo meno attrattive.”
“Per frenare la desertificazione commerciale si deve e si può intervenire rafforzando le imprese di prossimità e dando ai sindaci strumenti reali – ha detto il presidente nazionale Nico Gronchi – Serve un’offerta turistica a 360 gradi – dall’albergo di lusso alla casa vacanze nel borgo, dal villaggio open air al B&B di qualità – capace di portare domanda diffusa e alimentare la spesa locale. In questo modo ospitalità, commercio e servizi si integrano, i tessuti economici locali tengono. Ma servono investimenti: nelle infrastrutture, nelle imprese, nella rigenerazione urbana.”
“In Sicilia – ha detto il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina – il Pil determinato dal turismo è pari al 20 – 22 per cento. Insieme a circa 100 relatori in questi giorni cercheremo di capire come si possa ancora migliorare l’accoglienza turistica dell’extralberghiero ma anche come possano sposarsi nel migliore dei modi accoglienza alberghiera ed extralberghiera.”

