Palermo, via libera al Bilancio Consolidato approvato questa mattina in Consiglio comunale

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Il gruppo del Partito Democratico (Rosario Arcoleo, Mariangela Di Gangi, Teresa Piccione e Fabio Teresi) ha deciso di abbandonare i lavori del Consiglio comunale, non avendo ricevuto riscontro alle questioni poste già ieri e dopo avere anche oggi richiesto una sospensione, utile a ripristinare l’agibilità per la prosecuzione dei lavori d’aula, che la maggioranza e la presidenza del Consiglio hanno deciso di non accordare. Astenuti i consiglieri del M5S Concetta Amella, Giuseppe Miceli ed Antonino Randazzo.

Palazzo delle Aquile

Via libera al Bilancio Consolidato approvato questa mattina in Consiglio comunale. “L’approvazione in Consiglio comunale del bilancio consolidato – dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – rappresenta un passaggio fondamentale per la stabilità finanziaria del Comune e per la credibilità della nostra amministrazione. È il segnale concreto di una macchina comunale che torna a camminare con equilibrio e visione, dopo anni di difficoltà e di scelte complesse”.

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“Adesso – aggiunge – possiamo guardare avanti con maggiore fiducia: la priorità sarà procedere quanto prima con i colloqui con i vigili urbani che provengono da graduatorie di altri Comuni e successivamente con le assunzioni degli stessi nel Corpo di Polizia Municipale, per restituire forza e presenza sul territorio a un servizio essenziale per la sicurezza e la vivibilità della città. Allo stesso tempo, continueremo con decisione il percorso di risanamento e rilancio delle società partecipate, perché solo aziende sane e trasparenti possono garantire servizi efficienti ai cittadini. Desidero rivolgere un sincero ringraziamento al Consiglio comunale, alla Commissione Bilancio, all’Assessorato al Bilancio e agli uffici comunali che con competenza e senso di responsabilità hanno lavorato a questo risultato. È una tappa importante di un percorso che guarda al futuro di Palermo con serietà e determinazione”.

“Si tratta – ha ribadito l’assessore Brigida Alaimo – di un passaggio decisivo nel percorso di risanamento finanziario dell’Ente e di rilancio delle società Partecipate. Tra l’altro, questo provvedimento permette di sbloccare le assunzioni di nuovi agenti di polizia municipale che di fatto contribuiranno a rafforzare i presìdi di sicurezza e maggiore presenza sul territorio”.

Per l’assessore Alaimo, poi, l’approvazione rappresenta “il risultato di un lavoro rigoroso e condiviso per restituire stabilità e trasparenza ai conti del Comune che adesso rimette ordine nella gestione finanziaria tracciando una rotta chiara per il futuro. Il nostro obiettivo – conclude l’assessore al Bilancio – è quello di consolidare le Partecipate per renderle strumenti efficienti e sostenibili utili e necessari a costruire un migliore futuro per la nostra città”.

Sull’approvazione del consolidato, si esprime anche Giuseppe Milazzo, presidente della Commissione Bilancio: “Un passo concreto verso una gestione più stabile, una macchina amministrativa più efficiente e una città che torna a programmare con serietà e visione”.

“Ci siamo astenuti sull’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Palermo, che ancora una volta registra il patologico fenomeno dei disallineamenti tra le società partecipate e l’amministrazione comunale. Disallineamenti che, secondo le normative contabili, avrebbero dovuto essere chiusi entro l’esercizio corrente e che invece continuano a ripresentarsi di anno in anno, segno evidente di una mancata capacità di governo e di coordinamento amministrativo” – tuonano i consiglieri del M5S, Concetta Amella, Giuseppe Miceli ed Antonino Randazzo.

“Nel documento – aggiungono – non si intravedono inoltre politiche efficaci di contenimento della spesa del personale ma, al contrario, si registrano incrementi dovuti a contenziosi e a scelte gestionali discutibili. Anche questa volta il bilancio arriva con grave ritardo, confermando l’assenza di una visione strategica e programmatoria per la città. A fronte di tariffe in aumento, i servizi resi ai cittadini risultano sempre più scadenti, poco efficaci, inefficienti e limitati, restituendo l’immagine di una città in stato di degrado e abbandono. L’unica nota positiva è che, con questo atto, si è potuto contribuire a liberare le risorse necessarie per l’assunzione di 100 nuovi agenti di polizia municipale. Grave, inoltre, l’assenza del sindaco, restio al confronto e incapace di sgomberare la gestione pubblica del Comune e delle aziende partecipate da ogni sospetto di clientelismo e favoritismi politici”.

“Questa mattina abbiamo deciso di non partecipare i lavori del Consiglio comunale di Palermo – dichiarano i consiglieri di AVS, Fabio Giambrone e Alberto Mangano, del Gruppo Misto, Massimo Giaconia e Franco Miceli. “Una scelta maturata non per spirito polemico, ma per coerenza e senso di responsabilità nei confronti dell’Ente Comune e della città. Ieri, insieme a tutte le forze di opposizione, abbiamo inviato al Sindaco una nota formale – sottoscritta congiuntamente – nella quale esprimevamo profonda preoccupazione per i gravi fatti di cronaca che hanno coinvolto la Regione Siciliana e che sollevano una questione morale di enorme rilievo per la politica siciliana e palermitana. In quella nota chiedevamo al Sindaco di recarsi in Aula per fornire rassicurazioni e chiarimenti sul piano etico e politico, senza entrare nel merito dei risvolti giudiziari che, com’è giusto, seguiranno il loro corso nelle sedi competenti. Ritenevamo – e continuiamo a ritenere – che, di fronte alla gravità delle questioni emerse, non sia possibile limitarsi alla semplice ordinaria amministrazione. Era ed è necessaria una presa di posizione chiara e netta da parte del primo cittadino, che oggi avrebbe dovuto essere presente in Consiglio per affrontare apertamente la questione morale e riaffermare con forza i valori di trasparenza, correttezza e legalità che devono guidare l’azione amministrativa. L’assenza del Sindaco in Aula, nonostante le richieste avanzate unitariamente dalle opposizioni – concludono – rappresenta un’occasione mancata per ristabilire un clima di fiducia tra amministrazione e cittadinanza”.

“Il gruppo del Partito Democratico – dichiarano i consiglieri comunali Rosario Arcoleo, Mariangela Di Gangi, Teresa Piccione e Fabio Teresi – ha deciso di abbandonare i lavori del Consiglio comunale, non avendo ricevuto riscontro alle questioni poste già ieri e dopo avere anche oggi richiesto una sospensione, utile a ripristinare l’agibilità per la prosecuzione dei lavori d’aula, che la maggioranza e la presidenza del Consiglio hanno deciso di non accordarci”.

“Era evidente che immaginare di poter andare avanti come se nulla fosse non avrebbe consentito un sereno svolgimento della seduta. Per noi era e resta un errore procedere con l’ordinaria amministrazione, lasciando inevase le importanti questioni poste attraverso il documento che, insieme alle altre forze di opposizione, ieri abbiamo indirizzato al sindaco per il tramite del presidente del Consiglio. Come evidenziato dal documento unitario delle minoranze, non è nostra intenzione entrare nel merito dei risvolti giudiziari della vicenda, che seguiranno il loro corso nelle sedi competenti. Ciò che ci preme, e che non è rinviabile, è affrontare la questione morale che questi fatti sollevano e che investe direttamente la politica siciliana e, nello specifico, quella palermitana. Ci pare indispensabile e opportuno che il sindaco non si sottragga al dialogo e dimostri di essere all’altezza della delicatezza di ciò che sta accadendo”.

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