Riciclaggio, Albanese (Camera di Commercio Palermo Enna): “Per l’attività di prevenzione mettiamo a disposizione patrimonio informatico e dati, a tutela delle imprese legali”
“La Camera di Commercio, insieme con l’Ordine dei commercialisti e la Guardia di Finanza, che da anni attraverso i suoi uomini e mezzi interviene per il contrasto del fenomeno, si impegna per esempio mettendo a disposizione il suo patrimonio informatico e di dati e lo facciamo perché il riciclaggio è per le imprese un assoluto elemento di distonia del mercato della concorrenza leale e pertanto del mercato delle imprese legali”. Lo ha detto ha detto Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo Enna, intervenendo in mattinata al convegno sulle attività di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento al terrorismo, organizzato a Palermo nell’ambito del Protocollo d’intesa nazionale tra il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e la Guardia di Finanza. Oltre un centinaio i partecipanti in presenza 100 partecipanti in presenza e 400 collegati da remoto.
“Lo si deve fare soprattutto nei confronti delle giovani generazioni – ha aggiunto Albanese – ed infatti per questo incontro abbiamo invitato le scolaresche degli istituti superiori. Molto spesso il riciclaggio si lega ai temi del terrorismo e della mafia e la prevenzione deve nascere dalle nuove generazioni, anche specificando che i nuovi strumenti, come l’intelligenza artificiale o come i nuovi strumenti informatici devono essere sapere usati e usati bene”, ha sottolineato Albanese.
“La lotta alle mafie – ha detto Nicolò La Barbera, presidente Odcec Palermo e Termini Imerese – non può che passare per una sempre maggiore attenzione verso tutti le forme di riciclaggio. L’evoluzione del fenomeno necessita di sempre maggiore specializzazione per combatterlo da parte di tutti gli attori sociali. Dal riciclaggio verso immobili ed imprese – ha aggiunto – adesso siamo in presenza di nuovi mercati dalle criptovalute, dagli investimenti in opere d’arte alla blockchain e così via. Il ruolo dei commercialisti, sia come consulenti delle imprese sia come consulenti tecnici d’ufficio, diventa sempre più centrale per combattere un riciclaggio delle mafie che oggi è prevalentemente indirizzato ad un mercato globalizzato e fuori dai territori di riferimento mafiosi”.
Ai lavori hanno partecipato il colonnello Massimo Sobrà del Centro di Addestramento Guardia di Finanza Palermo, Fabrizio Escheri, consigliere nazionale con delega alla innovazione e digitalizzazione degli studi professionali, Maurizio Attinelli, coordinatore della Conferenza regionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Sicilia, il colonnello Marco Antonucci, comandante III Gruppo nucleo speciale polizia valutaria, il tenente colonnello Giuseppe Perrone, comandante del Gruppo tutela mercato capitali Nucleo Pef Palermo, Gabriella Viggiano, consigliere nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili con delega all’antiriciclaggio e anticorruzione, Annalisa De Vivo, dottore commercialista e revisore legale, Ufficio legislativo del consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili, Orazio D’Amico, dirigente Banca d’Italia Sede di Palermo, Divisione Vigilanza.

