Suicidio 14enne a Latina, Re (Mig): “Basta stigmatizzare il bullismo come bravata, è pura violenza che va condannata”
Il Movimento Italiano per la Gentilezza esprime profonda vicinanza e cordoglio ai familiari di Paolo Mendico

Natalia Re
“Basta stigmatizzare Il bullismo come una semplice bravata, una “ragazzata”, perchè il bullismo e’una violenza che lacera, umilia, annienta e che troppo spesso conduce a conseguenze irreparabili come il suicidio di Paolo Mendico, ragazzo meraviglioso che non ha retto alla violenza dei bulli. E’ una forma di violenza che va condannata con ogni mezzo di fronte alla quale non possiamo più accettare che il silenzio, la sottovalutazione o l’indifferenza diventino complici di tragedie come questa”. Lo ha detto la presidente del Movimento italiano per la gentilezza, Natalia Re commentando la notizia del suicidio del quattordicenne di Latina Paolo Mendico, per il quale sono stati convocati in Procura quattro compagni di scuola.
“Il Movimento Italiano per la Gentilezza – continua– esprime profonda vicinanza e cordoglio ai familiari di Paolo Mendico, che aveva ancora tutta una vita davanti e aveva il diritto di vivere un’esistenza serena. Di fronte a episodi come questi e’ necessario -prosegue la Re- che ognuno di noi faccia la sua parte perché tutta la società, ovvero scuola, istituzioni, famiglie, comunità, ha il dovere morale ed etico di farsi carico di un cambiamento culturale che è urgente, promuovendo e diffondendo i valori del rispetto, della cura e della gentilezza come strumenti di prevenzione e di vita. Questi episodi così dolorosi non devono essere archiviati come fatti isolati, ma devono diventare monito per azioni concrete e immediate”.
“Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni – conclude – dalle quali ci attendiamo provvedimenti urgenti per prevenire e reprimere questi gesti di violenza inaudita perché la parola, la derisione verbale può avere effetti devastanti. Ogni ragazzo ha diritto di crescere libero dalla paura, accolto nella sua unicità e protetto da chi dovrebbe educare e vigilare”.