L’ombra dei racket di rifiuti e droga dietro i messaggi di morte a Schifani. Dalla politica un coro unanime di solidarietà al presidente della Regione siciliana
“Brucerai nei tuoi bruciatori”, è scritto in una lettera consegnata, alcune settimana fa, nell’abitazione del presidente della Regione Renato Schifani

Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani
“Brucerai nei tuoi bruciatori”, è scritto in una lettera consegnata, alcune settimana fa, nell’abitazione del presidente della Regione Renato Schifani. Nella missiva, si fa chiaramente riferimento ai due termovalorizzatori che la Giunta vuole costruire nell’Isola per affrontare in modo più incisivo il problema dei rifiuti. L’episodio si aggiunge ad un altro più recente con una telefonata fatta da ignoti in un’utenza di Palazzo d’Orleans con voce camuffata e minacce che fanno riferimento all’approvazione della legge anti-crack. La Procura di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia, ha aperto una inchiesta per risalire agli autori della lettera intimidatoria e delle telefonate. Intanto, dalla politica e dal mondo imprenditoriale, arriva un coro unanime di solidarietà al presidente Schifani.
“Esprimo ferma condanna per le ignobili minacce al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al quale rivolgo tutta la mia solidarietà e quella dell’amministrazione comunale. Auspico che le Forze dell’ordine riescano a risalire in breve tempo ai responsabili e sono sicuro che questi episodi vigliacchi non scalfiranno l’impegno che il presidente Schifani sta mettendo in campo su temi molto sentiti dai cittadini, come la lotta al consumo di crack e il percorso di realizzazione dei termovalorizzatori, che rappresentano capisaldi della sua azione di governo”. Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Tutta la comunità di Forza Italia in Sicilia è vicina al presidente Renato Schifani, oggetto di gravissime minacce che non hanno risparmiato la sua famiglia. La storia di Renato Schifani parla chiaro: non saranno certo comportamenti e atti vili come questo a condizionarne le scelte politiche e amministrative, che proseguiranno per il bene della Sicilia. Noi saremo sempre al suo fianco nell’azione di contrasto ad ogni forma di criminalità e d’interessi che non siano quelli dei siciliani. Auspichiamo che gli inquirenti identifichino presto gli autori di queste minacce e li portino a rispondere di fronte alla giustizia del proprio comportamento”. Lo afferma Marcello Caruso, segretario di Forza Italia in Sicilia.
“A nome personale e di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, desidero esprimere la mia più ferma condanna per le gravissime minacce rivolte al Presidente della Regione Renato Schifani ed alla sua famiglia. Auspichiamo che i vili autori di questo gesto siano identificati e ne rispondano in ogni sede opportuna. Siamo certi che niente potrà influenzare le scelte del presidente Schifani, ma resta il fatto che nessun dissenso politico e nessuna divergenza di posizioni rispetto a scelte amministrative può giustificare atti di questa gravità, attacchi così violenti, che violano anche gli affetti personali”. Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’assemblea regionale siciliana.
“In Sicilia ci sono personaggi e forze che temono il cambiamento, che percepiscono, come dimostrano le minacce arroganti e violente al Presidente Schifani, scelte importanti come la realizzazione dei termovalorizzatori e la lotta al crack come interferenze ai loro traffici opachi”. Lo dice il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo. “Al Presidente Schifani – continua Minardo – la mia totale solidarietà e vicinanza e l’invito ad andare avanti con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto”.
“La gravità e le modalità delle minacce all’indirizzo del presidente della Regione Renato Schifani devono far accendere subito i riflettori su questo episodio. A Renato Schifani esprimiamo la nostra solidarietà e siamo sollevati per il fatto che la procura della Repubblica di Palermo abbia già avviato le indagini. Non posso rimanere senza nome gli autori di queste pesantissime minacce ed intimidazioni. Al governo della Sicilia, con Schifani stiamo facendo un immane lavoro: lo dimostrano i conti in ordine, la crescita del Pil e la grande sfida per superare il gap infrastrutturale. Sul fronte della realizzazione dei termovalorizzatori, grazie al presidente Schifani sono stati fatti passi avanti importantissimi e sulla lotta a corruzione e al crack l’attenzione è altissima. Il presidente Schifani sappia che può contare sempre sul nostro supporto e siamo certi che continuerà il suo lavoro, con l’impegno di sempre ed a testa alta”. Lo afferma il senatore Nino Germanà, segretario regionale della Lega in Sicilia.
“Esprimo solidarietà e vicinanza al presidente della Regione Renato Schifani per le gravissime intimidazioni ricevute con una lettera minatoria e telefonate anonime. Il lavoro che sta facendo il Presidente per riscattare la Sicilia non verrà mai fermato dalle azioni vili e dalla criminalità mafiosa. Sui termovalorizzatori, così come sulla lotta al malaffare e allo spaccio della droga c’è un impegno forte del governo regionale e della maggioranza che lo sostiene. Ogni giorno Schifani, grazie alla sua credibilità istituzionale, lavora per migliorare le condizioni sociali ed economiche della nostra regione, ed in questo percorso trova il nostro supporto convinto e autorevole. Davanti alle minacce di cui è stato oggetto, auspico che le indagini individuino matrice e responsabili”. Lo dichiara Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.
“Le vili minacce nei confronti del Presidente Renato Schifani non sortiranno l’effetto auspicato dai vigliacchi autori: siamo certi, infatti, che non si farà intimidire. Esprimo solidarietà a lui e alla sua famiglia, ribadendogli pieno sostegno nella sua azione alla guida del Governo regionale”. Lo afferma l’assessore regionale Alessandro Aricò (FdI), aggiungendo: “Siamo sulla strada giusta, quella all’insegna della legalità e della lotta al malaffare, pertanto il nostro impegno proseguirà con ancora più forza”.
“A nome mio personale e del gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia esprimo massima solidarietà e vicinanza al presidente della Regione, Renato Schifani, per le vili minacce nei suoi confronti. Siamo certi, ben conoscendolo, che non si farà intimidire e proseguirà con immutato rigore e impegno alla guida del nostro governo regionale
verso il raggiungimento degli obiettivi programmatici, a partire da quelli prioritari come, ad esempio, la realizzazione dei termovalorizzatori e la lotta al crack”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di FdI, aggiungendo: “Auspichiamo che si faccia prima possibile piena luce sugli autori di queste vergognose intimidazioni”.
Il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, in una nota, ha espresso solidarietà al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per le minacce subite.
“Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars esprime piena solidarietà al presidente Schifani per le minacce di morte ricevute ed esprime ferma condanna per il vile gesto, auspicando che le forze dell’ordine riescano a far presto piena luce sull’accaduto e ad assicurare alla giustizia i responsabili dell’ignobile azione”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“La Democrazia Cristiana esprime solidarietà al presidente della Regione, Renato Schifani, vittima di minacce di morte. Condanniamo con fermezza ogni forma di intimidazione e continuiamo a sostenere fermamente l’azione di governo”. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC. “Da ex presidente della Regione comprendo bene le delicate questioni legate alla realizzazione dei termovalorizzatori e conosco l’importanza di affrontare temi complessi con fermezza e determinazione. Schifani non si farà intimorire e continuerà a lavorare, con il nostro pieno appoggio, per la realizzazione dei termovalorizzatori uno dei programmi ai quali tiene la DC e il governo regionale”, conclude Cuffaro.
Il gruppo della Democrazia Cristiana all’Ars esprime piena solidarietà al presidente della Regione, Renato Schifani, per il vile atto intimidatorio. “Si tratta di un episodio preoccupante, che siamo sicuri non fermerà l’opera di Schifani e del governo, sempre all’insegna della legalità e trasparenza”.
“Esprimo la mia sincera vicinanza e solidarietà al Presidente Schifani per le minacce subite, un episodio che rappresenta un segnale preoccupante del clima sociale attuale e che lascia un senso di amarezza profonda. Sono certo, tuttavia, che tali atti non indeboliranno la determinazione e il senso del dovere con cui ha sempre portato avanti il proprio ruolo al servizio dei siciliani”. Lo dichiara Gianfranco Miccichè.
“Esprimiamo piena solidarietà al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e alla sua famiglia, per le gravi minacce ricevute. La violenza, verbale o scritta, è sempre un segnale preoccupante e inaccettabile, tanto più quando colpisce chi ha responsabilità istituzionali e si espone a scelte difficili ma necessarie”. Lo dichiara Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria, commentando la lettera intimidatoria e la telefonata minatoria indirizzate al governatore Schifani. “Dietro questi gesti – aggiunge il leader degli industriali – si intravede la resistenza di chi vuole tenere la Sicilia ostaggio di emergenze mai risolte. È il momento di una svolta culturale, che significhi abbandonare definitivamente le logiche della sopraffazione, dell’intimidazione e del ricatto, per costruire una comunità fondata su responsabilità, trasparenza e rispetto delle regole. Proprio domani ricorre l’anniversario della strage di Capaci. Un momento che ci impone memoria, ma anche responsabilità. Confidiamo nell’operato della magistratura e ribadiamo il nostro sostegno a chi lavora per una terra libera da ogni forma di condizionamento”.
Confartigianato Imprese Sicilia esprime solidarietà e vicinanza al presidente della Regione Renato Schifani per le gravissime intimidazioni ricevute con una lettera minatoria e con le telefonate anonime. “Sui termovalorizzatori, così come sulla lotta al malaffare, c’è un impegno forte del governo regionale – dicono Emanuele Virzì e Andrea Di Vincenzo, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Sicilia –. Gli atti intimidatori nei confronti del governatore rappresentano un attacco non solo alla persona, ma a tutte istituzioni democratiche della Sicilia. Auspichiamo che gli autori di questi gesti siano identificati e puniti il prima possibile».