Donne e potere. Presentato all’ARS il volume su Costanza. Caronia: “Rileggere la storia per costruire il futuro”

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La prima parte del volume, “Lettera a Costanza”, ripercorre la vita della regina normanna (1154-1198), figura simbolo di potere femminile medievale

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Raccontare ed affrontare il tema del rapporto fra donne e potere e della presenza storica delle donne in figure chiave del potere, partendo dalla figura di Costanza d’Altavilla arrivando fino ad alcune donne rappresentative della storia siciliana ed italiana. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo dei Normanni per presentare il volume “Costanza d’Altavilla. Donne e potere”, pubblicato dalla Commissione di vigilanza sulla Biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana.

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L’evento, inserito nel convegno dell’8 maggio 2025, ha riunito istituzioni, studiose, cittadini e studenti per un dialogo tra passato e presente, ponendo al centro il ruolo delle donne nella storia e nelle istituzioni. L’evento, moderato dal giornalista Dario Matranga, ha visto la partecipazione delle componenti della Commissione (Mariana Caronia, Roberta Schillaci e Valentina Chinnici) e gli interventi di studiosi e rappresentanti della cultura e delle istituzioni, tra cui Maria Concetta Di Natale (Fondazione Sicilia), Adriana Chirco (Italia Nostra), Giorgio Scichilone (Università di Palermo), Annamaria Picozzi, Procuratrice Aggiunta presso il Tribunale di Palermo e la giornalista Stefania Petyx.

La prima parte del volume, “Lettera a Costanza”, ripercorre la vita della regina normanna (1154-1198), figura simbolo di potere femminile medievale. Attraverso un immaginario epistolare, il testo indaga il suo destino di donna “costretta” a diventare imperatrice, madre di Federico II e reggente del Regno di Sicilia, sottolineando le contraddizioni di un’epoca in cui il potere femminile era spesso strumento di alleanze politiche. La narrazione si sofferma sulla sua resilienza, come durante la prigionia a Salerno, quando Costanza affrontò il popolo con coraggio, e sulla sua eredità di sovrana capace di governare in un mondo dominato da uomini. La parte su “Donne e potere”, collega la storia di Costanza al dibattito contemporaneo sulla parità di genere, tracciando un filo rosso che unisce figure come Artemisia Gentileschi, Olympe de Gouges e le donne del Risorgimento fino alle costituenti italiane, tra cui la siciliana Ottavia Penna. Il volume riflette sulle battaglie per i diritti civili, dal suffragio universale alle lotte contro le discriminazioni, evidenziando come il cammino verso l’uguaglianza sia ancora incompiuto. Non mancano riferimenti alla recente pubblicazione “Le donne siciliane al Parlamento nazionale e regionale” (marzo 2025), che celebra le elette all’ARS e alla Costituente, sottolineando l’impegno dell’Assemblea nel custodire la memoria storica.

Marianna Caronia, Presidente della Commissione Biblioteca dell’ARS, ha ribadito l’importanza di “aprire un dibattito qualificato sul ruolo delle donne nelle istituzioni, ieri e oggi per affrontare temi ancora non risolti della parità e della rappresentanza delle donne, nonché del loro contributo alla vita sociale e politica del paese”. Come sottolineato nel volume: “Conoscere Costanza significa interrogarsi su cosa significhi essere donna al potere, in un equilibrio tra autorità e vulnerabilità, ancora oggi sfidato da stereotipi e disparità”.

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