Cardiologia, a Sant’Agata un convegno per lanciare il progetto “Nebrodi cardioprotetti”
Con la partecipazione del Rettore Midiri e di vari esponenti della Cardiochirurgia del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo
Il 10 maggio, alle ore 9.00 le splendide sale del castello Gallego a Sant’Agata Militello, ospiteranno il convegno dal titolo “Upgrate in Cardiochirurgia, Ospedale e Territorio a confronto per il progetto Nebrodi Cardioprotetti”.
La Kermesse è organizzata dall’unità di Cardiochirurgia del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo diretta dal dottore Vincenzo Argano.
I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso, a seguire interverrà il direttore sanitario del locale nosocomio Antonino Giallanza, chiuderà la presidente dell’Associazione Parole & Colori Rosy Piscitello. E’ prevista la presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri.Novità assoluta per il territorio sarà rappresentata dal progetto “Nebrodi Cardioprotetti”, iniziativa che nasce dall’associazione Parole & Colori, che sarà esposta dal dottore Salvatore Catalano Coordiatore TSRM e Formatore BLSD/PBLSD.
Gli interventi programmati si svolgeranno in due sessioni: nella prima si parlerà soprattutto di Emergenza-Urgenza Cardiochirurgica Cardiologica e ne parlerà il dottore Salvatore Evola, cardiologo emodinamista, la Sindrome Aortica Acuta, sarà, invece, trattata dal dottore Giuseppe Raffa cardiochirurgo, mentre il dottore Salvatore Territo, illustrerà le tecniche di chirurgia aortiche acute.
Ad iniziare la seconda sessione, il dottore Gioacchino Giarratana cardiologo, che parlerà di Imaging diagnostico pre e post operatorio, seguirà l’intervento della professoressa Calogera Pisano sulla Chirurgia Mini invasiva. L’Impianto Trans-Catetere della valvola Aortica sarà trattato dal dottore Sebastiano Castrovinci cardiochirurgo e concluderà questo ciclo di interventi il dottore Enrico Amoncelli cardiochirurgo esponendo le metodologie di Estrazione Elettrocateteri per via Microinvasiva.
In un momento in cui gli ospedali dei Nebrodi vengono penalizzati a causa di una sanità sempre meno vicina alle esigenze dei cittadini e in un contesto penalizzante per le periferie che comunque contano più di 100mila abitanti, il progetto “Nebrodi Cardioprotetti”, si inserisce come nuova linfa in un tentativo di riportare nel territorio maggiore attenzione e centralità.
L’idea alla base di questo progetto è quella di portare tecnologie e risorse mediche avanzate per garantire una risposta rapida ed efficace alle emergenze sanitarie, in particolare quelle legate alle malattie cardiovascolari e neurologiche. Uno degli interventi principali è la distribuzione di defibrillatori automatici (DAE) in punti strategici del territorio. Questo è un passo fondamentale per garantire una risposta tempestiva in caso di arresto cardiaco improvviso. Inoltre, verranno organizzati corsi di formazione per insegnare alla popolazione il loro utilizzo corretto. A corredo di questa prima fase del progetto ci sarà l’implementazione di un’app collegata con il 118 per allertare i volontari nelle vicinanze in caso di Arresto Cardio Circolatorio (ACC).
Un altro pilastro del progetto è l’installazione di elettrocardiografi nelle guardie mediche in rete con un sistema di Telemedicina. E’ prevista la partecipazione di Medici specialisti e di base di tutta la Provincia.