Il Movimento Italiano per la Gentilezza entra nel Comitato promotore del Premio Nazionale “Segni di Pace”

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Re: “Una sinergia strategica per infondere i valori della pace e della solidarietà nel mondo”

Re (Mig)

Natalia Re (Mig)

Il Movimento Italiano per la Gentilezza, presieduto da Natalia Re, entra ufficialmente a far parte del Comitato promotore del Premio Nazionale “Segni di Pace”, un’iniziativa volta a valorizzare e promuovere i principi universali di gentilezza, solidarietà e convivenza pacifica.

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Il Comitato è guidato dalla Cattedra della Pace – ente capofila del progetto e riunisce numerose realtà associative, italiane e internazionali, attive nel campo sociale e culturale. La cerimonia di presentazione si è svolta oggi in forma virtuale, riunendo università, istituzioni, associazioni e cittadini in un evento ricco di testimonianze e riflessioni. Tra i partecipanti, anche il Ministro Adolfo Urso. Durante l’evento, oltre alla presidente Re, sono stati premiati i delegati presenti a Palermo in occasione dell’11ª Assemblea Generale del World Kindness Movement, insieme a diverse figure legate al MIG: il direttore dell’OIGEC Marcello Vitaliti, Lucia Di Gangi del direttivo, l’assessore regionale Alessandro Aricò e il parlamentare europeo Giuseppe Lupo, che hanno ribadito il proprio impegno istituzionale per la promozione della cultura della gentilezza, in occasione dell’Assemblea Mondiale dello scorso ottobre.

La Cattedra della Pace, attiva nella promozione della cultura della pace e già formalmente riconosciuta per la presentazione di candidature al Premio Nobel per la Pace nel 2023 e 2024, rappresenta un punto di riferimento nel panorama internazionale.

Uno dei principali compiti del Comitato è stato quello di individuare le personalità meritevoli del Premio Nazionale “Segni di Pace”, riconoscimento che celebra l’impegno concreto per la gentilezza e la pace. L’evento online offre uno spazio di confronto su buone pratiche e ricerche legate ai temi della fratellanza, della solidarietà e dell’inclusione, contribuendo a promuovere un’immagine del Made in Italy non solo come eccellenza produttiva, ma anche come modello di cultura e impegno sociale.

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